I ricchi all’inferno

inferno E’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel Regno dei Cieli. Insomma, se lo ha detto Gesù, perché scandalizzarsi se Vendola li manda all’inferno senza riguardi?Del resto Nichi è cattolico, gay e comunista, gli manca solo di essere “negro ed ebreo”, come cantava Guccini nell’Avvelenata, ma per il secondo requisito basta un lontano parente e per il primo basta Obama.Però il Presidente americano vuole Monti, è pure ricco e ha studiato ad Harvard, vabbè nessuno è perfetto.

Con la crisi il problema sono i ricchi, il nemico da additare all’odio sociale, gli affamatori del popolo, un film già visto, sia nelle versioni comiche e soprattutto in quelle tragiche. Sottoposti ad un simile trattamento, i ricchi scappano: i francesi in Belgio e tutti gli altri in Svizzera o a Montecarlo, ma non scappano solo le persone, le aziende e le finanziarie migrano in Irlanda, Lussemburgo e ancor più lontano alle Cayman, e tu chiamali fessi.

Hollande, il mito di Bersani, ha un po’ esagerato: un prelievo sui redditi del 75% è effettivamente elevato, soprattutto se si pensa che in Francia hanno una patrimoniale che chiamano tassa sulla fortuna. Ora si può diventare ricchi in molti modi: per eredità o vincendo al lotto, si tratta di vera fortuna, ma le tasse di successione da noi sono state abolite. Oppure si può diventare ricchi per merito, lavorando e risparmiando, entrambi comportamenti virtuosi, il denaro accumulato così, è anche frutto della fortuna, ma soprattutto d’intelligenza, rapidità e voglia di fare ed è comunque già tassato al 50%.

Anche un buon matrimonio può renderti ricco, ma pure lì la fortuna c’entra poco, contano i meriti, siano fisici od intellettuali, poco importa, bisogna averli. Sempre per citare il Vangelo, a tutti vengono dati dei talenti, chi li ha seppelliti, non può incazzarsi con chi li ha fatti fruttare. Per questo non amo la dizione tassa sulla fortuna: è bugiarda e ipocrita, chiamiamola patrimoniale sul risparmio, è più onesto. Certo i ricchi devono dare di più, ma le tasse sono già proporzionali, comprese le patrimoniali, poi, pur se peccatori, i ricchi sono il motore dell’economia e la cosa peggiore è impedirgli di fare denaro attraverso il lavoro, che vuol dire investimenti e occupazione, per trasformarli in detentori di rendita, con residenza all’estero. Certo andranno all’Inferno e mi pare già una punizione grande, ma senza i ricchi, i poveri vivranno all’inferno. Nessuno può distribuire una ricchezza che non esiste. Neppure Vendola può moltiplicare i pani e i pesci, anche se si crede Gesù.

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