I professori governano, i bidelli ingrassano

37569 137898786244023 124801960887039 222630 6299561 aTutti abbiamo auspicato che Monti si sforzasse di bilanciare i conti dello Stato mettendo mano alle spese. Ma ha trovato blocchi, ostacoli e trabocchetti. Le prebende degli eletti sono “aggiustabili” dagli eletti stessi e quindi tanti partiti, ma tutti smemorati. Le municipalizzate, le banche, tutte piene di amministratori e consiglieri di strettissima nomina politica e anche qui smemorati che nemmeno a Collegno.Restano i dipendenti pubblici, ma ridurre stipendi o lasciarne a casa ora è come innescare una valanga di abbattimento del PIL e quindi niente. Ci sarebbero tutti i consulenti, i professionisti esterni, ma anche qui ,o sono fortemente voluti dalla politica e quindi intoccabili, oppure sono gli unici che hanno competenze (una minoranza, ma c’è) e allora “coprono” anche gli altri e comunque è bene che restino.

Allora è giusto non fare nulla? No, c’è ancora una strada: gli appalti e gli acquisti che fa la pubblica amministrazione, lì si annida la corruzione, valutata in 60 miliari l’anno. Basterebbe mettere insieme una task force, magari pagata con percentuale sul risultato e vedreste quanti soldi si trovano. Inoltre troveremmo la giusta causa per rimuovere i corrotti, che siccome spesso sono “dirigenti”, sono costosi, anche di lì tanto bel risparmio. Ancora: il prezzo degli acquisti del pubblico non dovrebbe mai superare la media del privato. Invece si va in senso opposto.

Al ministero della pubblica istruzione, il ministro sta pensando di decentralizzare e quindi tutti compreranno per sé al meglio, sai che risate, così alla fine saranno i bidelli a decidere. Ma questi benedetti Professori come stanno a letteratura italiana? Verga (mastro don Gesualdo) o Tomasi di Lampedusa (Gattopardo) non hanno acceso nessuna lampadina su come viene gestito il grande patrimonio?

I macrosistemi, le frequentazioni ad alto livello non devono far perdere il senso della realtà minuta. Cosa hanno a che fare i predicatori di “normalità” come la Dalla Chiesa, la De Filippi e il padre di tutti, Costanzo con la normalità stessa ? Credete che al di là delle chiacchiere sappiano qualcosa di mercati rionali, di seconda mano, di mobili usati di cui talvolta chiacchierano?

Allora ,miei cari professori ritornate sulla terra e smentite questa voglia minimalista che fa predicare a molti che in Italia un’organizzazione complessa non ha mai retto, perché contraria al nostro DNA. Come se ci fossero DNA nazionale e non soltanto furbizia, ladrocinio e credulità.

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