Che i rappresentanti del Movimento 5 Stelle siano dei pasticcioni, penso sia sotto gli occhi di tutti, simpatizzanti, detrattori e appartenenti al movimento stesso. Che sarebbero i loro neo amministratori passati sotto le lenti dei microscopi di tutte le Procure, in seguito agli esposti che su di loro si sarebbero abbattuti come la valanga d’Abruzzo, lo avevamo scritto, non appena Virginia Raggi aveva conquistato il Campidoglio, la Capitale, martoriata da inefficienze e corruzione da parecchi decenni, o forse da sempre, perché dove c’è potere, in Italia alberga la corruzione. A differenza degli amministratori della sinistra, per i quali la lente di ingrandimento appare molto più sfuocata, colpa anche di un’opposizione, che probabilmente a livello sia centrale, ma soprattutto periferico, fa accordi sottobanco, in cambio del silenzio. Poi, quanti smemorati di Collegno, a sinistra, quanti garantisti, anche se si tratta di compagni presi con le mani nel sacco! I grillini, partiti in quarta con il voler fare pulizia su ogni indagato, che ricordiamolo, fino a prova contraria è innocente, si stanno misurando con la realtà quotidiana e con la difficoltà di affrontare la lotta con il potere e i loro feroci personalismi interni, pertanto sugli avvisi stanno facendo marcia indietro, venendo tacciati dagli avversari di incoerenza, il che è scontato, meno scontato è il fatto che usino due pesi e due misure, come nel caso di Pizzarotti, sindaco di Parma. L’altra sera da Bruno Vespa, aedo di chi governa, sia che si tratti della destra, che della sinistra, ci si chiedeva come mai i grillini, anche in seguito alle ultime vicende romane, alle esternazioni di Grillo filo Trump e Putin, ai dietro front sull’appartenenza ai gruppi parlamentari europei, nonostante ciò, ci si chiedeva, nei sondaggi paiono non diminuire il loro appeal. E Vespa si è risposto, bontà sua, che gli altri partiti non sanno fare per il momento, meglio di loro. Io che non sono all’altezza di cotanto professionale e paludato giornalismo, mi permetto di dire una semplice ovvietà: perché , nonostante gli errori, le ingenuità, le incoerenze politiche, la scarsa esperienza, non sono ancora stati beccati a rubare, il vero peccato mortale , altro che l’abuso di potere che ogni amministratore si becca, se solo fa qualcosa. La gente non vuole più ruberie, clientelismi, servilismo verso i poteri marci, ecc.. lo hanno fatto tutti: quelli di destra, di centro e di sinistra. Per questo i grillini, nonostante i molti limiti, non scendono nei sondaggi, perché se loro sono la padella, gli altri sono la brace, la Raggi non sarà Camillo, ma gli altri sono Brenno, quelli del sacco di Roma. C’è poi il solito irritante doppiopesismo, sostenuto da voltagabbana come l’onorevole Romano, passato da D’Alema a Montezemolo, poi a Monti, infine a Renzi, che pontifica sulle malefatte dei grillini, invocando coerenza e dimenticandosi come tutti, che pure il sindaco di Milano è indagato, anche se tutti se ne sono scordati, ma gli elettori non hanno l’anello al naso.
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