Giovanotti o Jovanotti

11977-jovanottiJovanotti cominciò come DJ poi scrisse canzoncine demenziali e poi, passin passetto, è cresciuto e ha messo su famiglia, si è impegnato nel sociale e i suoi testi non sono neanche malaccio.

Il percorso che si direbbe normale per un giovane.

Ora vediamo il percorso di Enrico, il premier: buonissima famiglia, ottimi studi (e anche terminati con laudi), padronanza di lingue e quindi contatti all’estero facilitati, mica quelle quattro parole in inglese maldette che ci hanno fatto ridere dietro per cinquant’anni.

Scelta politica oculata, portato in palmo di mano –nel partito- da tutti o quasi.

È arrivato il suo momento e lui l’ha colto, ma da gambero, ovvero in regressione.

Quanto il primo citato ha cercato sempre, magari un minimo, di valore aggiunto, lui no, ha pensato di accontentare, si è “azzerbinato”.

È diventato il refugium peccatorum di tutti.

NON ha chiesto un governo rappresentativo, caricandosi ministri barzelletta.

NON ha imposto un timing serrato per le leggi necessarie. NON ha fatto fuori nessun vecchio attrezzo di derivazione politica nelle banche, nelle aziende pubbliche, ecc…

NON ha usato il suo inglese oxfordiano per girare Europa e mondo a caccia di accordi seri o grandi commesse di lavoro.

NON ha fatto niente.

Per la verità qualcosina ha fatto: ha rafforzato le squadre di saggi, tecnici e compagnia cantante. Insomma ha messo insieme un’enorme squadra di inutili dai nomi altisonanti e stipendi adeguati.

NON è riuscito nemmeno a chiamare gente preparata ,chiedendo la gratuità dell’opera nel bene della patria. MA E’ VERAMENTE COSI’ STUPIDO? No, neanche un po’ è solo un selezionato prodotto della politica italiana, dove il concetto fondamentale è “chi non fa, non falla” e “mai farsi nemici, perché un piacere fatto oggi è una cambiale per il futuro”.

Peccato che di futuro se ne vede sempre meno e a settembre potrebbe essere il tempo della grandine, perché al ritorno dalle ferie la metà delle aziende italiane rischia di restare chiusa e la CIG, da sempre una iattura, non sarà coperta.

Oppure cercheranno di coprirla alla solita maniera: razziando nei conti dei risparmiatori, dando la stura a derive populiste, se non dittatoriali.

Nel frattempo il nostro giovanotto:

– fa il piacere a Berlusconi di non fargli vincere le elezioni e governare lo sfascio,

– fa il piacere a Grillo di cercare di compattare la banda che ha mandato in Parlamento, che è una mina vagante

– fa il piacere alla destra del PD di continuare a maramaldeggiare nelle regioni di competenza e nel sottobosco governativo

– fa il piacere alla sinistra del PD di vedere se esiste – fa il piacere alla sinistra in generale di vedere se trovano una formula di aggregazione per il futuro.

Queste sono le cambiali che lui incassa, grazie alche al SALVATORE della PATRIA l’eccellentissimo Presidente della Repubblica e giovanotto pure lui, almeno nello spirito di Enrico.

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