Fino a quando, sindaco Alemanno?

7899 Quo usque tandem? È una delle frasi latine più note alla gente e dovrebbe quindi essere stata ben recepita. Invece no. La ricezione è lettera morta. Parlo della politica e del sistema generale di farla. Nello specifico di Roma: Alemanno e la neve. È stata una nevicata eccezionale e Roma forse non era attrezzata adeguatamente (e qui magari le responsabilità sono anchedei sindaci precedenti Rutelli e Veltroni). Però ordinare la chiusura obbligatoria di tutti i luoghi pubblici alle 15,30 di venerdì e non prevedere che il raccordo sarebbe diventato un girone infernale è criminale. Cosa pensava il signor sindaco, che tutti avrebbero volato?

O forse lui, abituato all’auto blu, scorta con lampeggiante e sirena non ha mai problemi di traffico. Non lo sa che il raccordo anulare è l’anello debole della circolazione romana, che con qualsiasi tempo, bello o brutto, è intasato dieci ore al giorno? Oppure pensava che se li buttava tutti fuori, erano cavoli loro e lui era al sicuro da critiche eventuali . E’ veramente inconcepibile che personaggi di questo spessore rappresentino le metropoli italiane.

Tanto per ricordare : picchiatorello fascista, sposa la figlia di Rauti e improvvisamente diventa un riferimento di AN, poi con qualche puntata di Ballarò in cui si contiene , non sbraita e si pone anche criticamente verso il governo d’allora, subito diventa un democratico e una persona pensante. Pensante agli affari di bottega e si è visto : subito dopo le elezioni, assunzioni quantomeno bizzarre e comunque di amici. Questo per la politica, per la parte di organizzatore e coordinatore, la neve lo ha scoperto, o meglio “coperto” di vergogna .

Non basta, a Presa Diretta raccontano anche gli affari con i costruttori per la metropolitana. Nihil novi sub solis (parliamo di Roma) . Non c’è verso, sempre le solite carriere politiche protette, assunzioni in pagamento, affari con i soliti noti, questa è l’Italia che piace alla maggioranza degli elettori, che poi, quando galleggiano nella … si stracciano le vesti e giurano che mai più, ma poi arriva il tempo del voto e allora si turano il naso e affondano ancora.

Professor Monti, glielo avevo detto che la “banda” Gabanelli era da caricare tutta nel ministero, sono molto più informati dei suoi pur bravi collaboratori, ma ancora Lei insiste nell’ascoltare consiglieri sbagliati (non è che qualcuno che “frequenta” casa Caltagirone le parlerà mai male degli affarucci dei costruttori romani).

Ultima considerazione. Madrid negli ultimi trent’ anni ha costruito 384 chilometri di metropolitana e risolto il problema del traffico. Eppure è la Spagna, quella che sta peggio di noi e che noi reputiamo più arretrata. Tanti cari auguri.

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