Quando penso alle scuse che politici e alti dirigenti dello Stato accampano, pensando al detto “usare una foglia di fico per coprire le vergogne”, mi viene il dubbio che i suddetti, non ferrati in molto e quindi anche in botanica, abbiano scambiato i fichi con i banani, quindi pensano di poter coprire molte più ampie vergogne. Questo ad esempio mi è capitato quando una signora “governativa” diceva che per espletare il controllo delle pratiche sul rientro dei capitali dall’estero stimati (300.000 controlli), servivano “solo” 12 mesi. Intanto se pensa di invogliare i già recalcitranti rientranti, dicendo che staranno a mollo 12 mesi, già fa un pessimo servizio. Ma se poi si informa presso una seria società di software, scoprirà che, avendo già lei tutti i dati in mano, il controllo potrebbe essere decisamente più veloce, ma niente le interessa e si siede sulla nuvoletta dei bravi, perché rispetto ai quattro anni stimati, siamo passati ad uno solo, intanto un po’ di dubbi mi restano e non perché sia diffidente di natura, ma perché quando nello Stato italiano ci sono di mezzo computer e software, c’è da aspettarsi di tutto. Ad esempio, conosco una signora che è stata trasferita da Genova a Roma per l’informatizzazione del Ministero della Pubblica Istruzione, per un lavoro che sarebbe dovuto durare due anni. È là da sette e dice che probabilmente ci andrà in pensione. Se poi parliamo di costi, è meglio lasciar perdere: siamo a milioni spesi solo per il software, opportunamente distribuito fra tanti (e ti pareva!) e nessuno in quel ministero si è mai preoccupato di dare almeno un nome unico alle scuole. Ogni divisione ha “inventato una sua codificazione, allora per capire qualcosa, hanno dovuto fare un programma che riconosce i differenti codici e permette di districarsi. Notate che non hanno definito una denominazione univoca, dimagrendo e quindi eliminando possibilità d’errore, no, hanno ingrassato, aumentandolo. Si potrà richiedere aumenti di organico per maggiori controlli. Ad essere controllati non saranno gli utenti, ma i computer, è un classico, in Italia tutti controllano se Excel sa fare le somme giuste e forse è per questo che i controlli delle dichiarazioni dei redditi non arrivano all’uno per cento delle medesime. Un’altra storia da foglia di “fico” mi è capitata sott’occhio passando da Reggio Emilia. Ho letto su un quotidiano locale che, avendo scoperto anche là la ‘ndrangheta (oibò) e avendo rimandato a giudizio decine di persone, ora non sanno dove fare il processo, non avendo un’aula bunker e soprattutto il personale necessario. Cosa faranno non lo so, lo intuisco (purtroppo per le mie tasche), ma con l’andazzo che c’è mi aspetto che tutti i tribunali italiani, previdenti, chiederanno la loro aula bunker ed un aumento di organico preventivo. Tanto ormai, chi non ha avuto un maxi processo si sente in lista di attesa e, visto l’andazzo, ce n’è ben donde. Ma niente si muove. Solo Renzi sgambetta per sorpassare l’ex settantanovenne, ora avviato negli ottanta. Gli mancava l’editto bulgaro, ha saputo fare di meglio: non l’ha pronunciato lui ed è stato anche più efficace e son rimasti solo quattro stronzi a definirlo tale. Che poi la “Berlinguera” si sentisse al di sopra di tutti e fosse antipaticuccia assai, questa è stata una cosa calcolata. Certo, se il vecchietto sbadato che sbatte di qua e di là e che compra ville dove vivere (ma l’hanno sfrattato da Arcore? Non è sua?) avesse sfanculato Santoro o Luttazzi, la cagnara sarebbe stata molto minore. Volle metterci il carico Biagi e la cosa non piacque agli onesti che lo votavano, ecco qualche piccolo motivo per parlare di grandi foglie. Che poi le vere foglie siamo noi che non vediamo quanto questi re siano sempre MOLTO nudi e che possiamo mandarli a casa quando ci pare, tanto, dicono di risparmiare, ma tutti i giorni la Magistratura ingabbia qualcuno di loro o altri che con loro fanno affari. E i loro stipendi, i loro privilegi sono sempre là, anzi, con la par condicio sono aumentati. Ora a Montecitorio abbiamo anche chi pettina le signore, non solo i signori.
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