Dice Giuliano Ferrara, direttore de Il Foglio, già dirigente del Pci, poi ministro con Berlusconi e oggi star del giornalismo, che chi vota Grillo è un pazzo e che “noi aristocratici dell’elite” abbiamo il dovere di dire che chi lo vota è un popolo pazzo, scemo e demente. Insomma, un vaffa in lingua elitaria, indirizzato a milioni di persone. Se così fosse, bisognerebbe riaprire i manicomi e raddoppiare i nosocomi per i dementi. Il problema è grosso, riusciranno i servizi sociali a gestire intere famiglie pazze o sceme? Come risolveranno o gestiranno i conflitti tra genitori intelligentemente berlusconiani o renziani e figli grillini dementi? Non è che siano le élite che gestendo alla c.., pardon alla ladrona il Paese, hanno creato il fenomeno Grillo, una reazione violenta all’incompetenza e al saccheggio della cosa pubblica? Ok, la febbre non è la terapia, ma un sintomo, però la cura non può essere il batterio che l’ha creata, cioè l’attuale classe dirigente. Renzi ha vinto perché dice che cambierà tutto, se è così, bene, se invece è l’erede di Berlusconi, come dice Ferrara, è meglio far salire ancora la febbre, almeno un po’ di batteri li uccide. Ora, anche non credendo che gli italiani siano molto migliori di chi li governa, continuiamo a rispettarli, perché se non sono tutti migliori, in gran parte lo sono e si fa fatica a credere che possano essere peggiori delle elite che hanno sgovernato il Paese.
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