Far conti

Quando_il_saggio_mostra_la_luna_l_idiota_guarda_il_ditoChe è una bella cosa se riguarda il bilancio (da familiare ad aziendale) o i fatti della nostra vita, meno se invece è “contare” i consensi a fronte delle proprie affermazioni. Questo sistema di dire quello che la maggioranza vuole è stato il “motore” del successo berlusconiano. Successo tutto elettorale, disastro sul piano legislativo. E quello che siamo oggi è figlio di Berlusconi e nipote di Craxi e Andreotti (Forlani c’era solo perché nella storia si hanno triumvirati per ovvi motivi). Se oggi ci lamentiamo, ovvero se non siamo nel piccolissimo mazzo di quelli che dalla e sulla crisi hanno lucrato, sappiamo chi insultare, prendercela no, prendercela possiamo solo con noi stessi che li abbiamo votati  o almeno non contrastati efficacemente.

Fatta la scuola, nati gli epigoni. Quindi stupirsi perché Renzi sia contro l’amnistia o perché Grillo sia contro l’immigrazione liberalizzata, è come minimo ingenuo. È vero, sono persone nel NOSTRO immaginario collocate a sinistra, ma sono anche vincenti e in questo mondo, con questi elettori, questo è il significato intrinseco di vincente: dire e comportarsi come la maggioranza vuole. Quindi non sono loro che devono cambiare, siamo noi. Noi dobbiamo imparare a far conti. Le tasse ? Prima di chiederci se sono troppo alte, chiediamoci come sono impiegate. Faccio un esempio : se le altissime tasse italiane fossero impiegate per avere una scuola di quel livello, attrarremmo studenti da tutto il mondo e molti rimarrebbero qui, sforneremmo prodotti di alta fascia, quindi di altissima remunerazione e potremmo sopportare quelle tasse. Un altro : se fossero state usate per avere un’informatizzazione pubblica totale e uniformata (tutti i ministeri e tutti i dicasteri parlano lo stesso linguaggio) le lungaggini burocratiche sarebbero zero, quindi gli investitori, nonostante le tasse, verrebbero qui, perché la risposta a qualsiasi domanda o chiarimento sarebbe immediata e questo è un servizio che tutti sono disposti a pagare anche caro.

Un adagio recita : quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito. A noi ora decidere se vogliamo cominciare a guardare finalmente la luna o continuare l’esegesi del dito del saggio.

Chi la pensa come noi non  aggiunge niente al nostro sapere, bisogna imparare a confrontarci, a diventare esseri dialettici e smettere di essere marmaglia indistinta. La forza della massa non è che abbia poi dato sempre splendidi risultati. È un po’ come allo stadio : preferite urlare contro l’arbitro, contro gli avversari, o guardare la partita ?