Evangelico

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Il governo Letta non solo è in buona parte composto da ex democristiani, ma, vista la legge di stabilità (?), da evangelici cristiani. Sì, perché in questa landa disperata senza fabbriche e senza lavoro, alle masse erranti in cerca della buona novella, non solo gliel’ hanno data, ma anche pane e pesci (uno dei due miracoli citati da tutti e quattro gli Evangelisti, anche se poi non erano d’accordo sul numero dei pani, dei pesci e soprattutto dei fedeli).

Infatti, prima fanno misure e manovre per un paio di miliardi e sembra che ci affamino, poi cavano dal cilindro 10 miliardi e NON mettono nessun compensativo prelievo (vabbè l’aumento del 10% del bollo sull’acquisto di titoli, ma è robetta). Noi, come la folla di 2000 anni fa, crediamo, ringraziamo e ci prostriamo. Oddio, prostrarsi è meglio di no, perchè si tende sempre ad aver fiducia di chi ti sta davanti e non dietro. Anche Letta & co dovrebbe riflettere, perché la stessa folla plaudente, poco dopo liberò Barabba.

Ora tutti stanno lì a far di conto e però non possono sputare sui “pochi, maledetti e subito, o forse sì. La CGIL ad esempio sta meditando una giornata di sciopero che farà felici i padroni (non c’è lavoro) e annullerà il beneficio di un anno del provvedimento. A nessuno è venuto in mente che con 5 miliardi si potevano comprare/fare tante aziende che, se ne avevano le capacità, avrebbero creato ricchezza vera e posti di lavoro.

No: panem et circenses. Niente cose serie, un tozzo di pane o la bolletta del cellulare di quattro mesi. Questa è la raffinata economia del nuovo che avanza (Letta, Fassina) e del vecchio che resta (Camusso,  Landini). Tutti di sinistra. Sinistra come sinistri. Disgrazie, insomma. Per non parlare delle tragedie. I due, a sentir loro, meritevoli del Nobel per l’economia : Tremonti e Brunetta.