Il quadro macroeconomico negli USA è in linea con le nostre aspettative di crescita del PIL reale bassa e relativamente stabile, ad un ritmo annuo intorno al 2%. Il flusso di dati macroeconomici per il secondo semestre, tuttavia, sarà di difficile interpretazione a causa delle distorsioni provocate dagli uragani Harvey e Irma, che hanno colpito due degli Stati più importanti del Paese come Texas e Florida. Anche se i danni di Irma sembrano inferiori alle catastrofiche stime iniziali, i danni di Harvey sono molto più gravi, poiché l’uragano è stato accompagnato da estese inondazioni che hanno danneggiato immobili e infrastrutture. Una recente stima di Goldman Sachs indica, solo per Harvey, un impatto negativo di 0,8 punti percentuali sul tasso di crescita trimestrale annualizzato del PIL nel 3Q, che sarà riassorbito nel corso dei successivi 9 mesi.
- La necessità di fronteggiare le devastazioni degli uragani ha finalmente rotto l’impasse politico a Washington: dopo l’accordo relativamente inaspettato del Presidente Trump con l’opposizione del Partito Democratico, il Congresso ha approvato il prolungamento dell’autorità di spesa del Governo fino all’8 dicembre, con contestuale sospensione della soglia massima di debito pubblico, legandolo ad un pacchetto di aiuti da 15 miliardi US$ per l’emergenza. Pertanto il rischio di “government shutdown” è spostato a dicembre e quello per la soglia massima del debito al 1Q 2018. Il premio per il rischio politico USA non sembra tuttavia destinato a ridursi, sia perché l’accordo è stato controverso (soprattutto da parte Repubblicana), sia perché è comunque temporaneo e la questione tornerà ad agitare i mercati verso la fine dell’anno. Inoltre, mentre la spesa in infrastrutture potrebbe essere facilmente collegata a quella per la ricostruzione post-uragani, la riforma fiscale non sembra destinata a vedere la luce prima del 2018.
I dati macroeconomici indicano che l’attività economica continua ad espandersi ad un ritmo relativamente stabile intorno al 2% annuo…
… ma l’impatto degli uragani renderà molto difficile la lettura del quadro macroeconomico nel secondo semestre
Dopo l’accordo per l’emergenza uragani, la retorica sulla riforma fiscale si sta intensificando: qualunque novità su questo fronte rappresenterebbe un importante rischio positivo per lo scenario
Le aspettative sul mercato della Trumpflation sono molto basse La discesa della popolarità del Presidente Trump è stato un ormai (performance relativa delle società ad alta aliquota fiscale chiaro driver di molti mercati negli ultimi mesi (tasso di rispetto all’S&P 500) approvazione del Presidente vs. rendimento Treasury 10 anni)
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