Dove la destra rinasce

rinascita Le municipali francesi e il voto nell’Andalusia, ci dicono diverse cose che potrebbero interessare l’Italia. In Francia la destra moderata, che ha sempre rifiutato l’alleanza con quella lepenista, è risorta vincendo il primo turno, più per le divisioni della sinistra, che per merito proprio. Il successo avrebbe forse potuto essere più largo, se avesse avuto un leader meno usurato di Sarkò, ma ha sorpassato il fronte nazionale e correttamente tira diritto rifiutando, per il secondo turno, alleanze sia con la destra, che con la sinistra, si chiama vocazione maggioritaria. In Andalusia Podemos è andata bene(15%), ma non è stata travolgente, mentre Cittadini, un partito di destra moderno e liberista ha eroso molto consenso al Patito Popular. Tradotto da noi vuol dire che la destra moderata dovrà correre alle politiche, senza l’alleanza con Salvini e che il centro come in Francia si deve alleare con essa, candidando un personaggio potabile, anche se magari non trascendente, restare con Renzi lo porterà ad avere qualche poltrona, ma a perdere tutti i voti. Con Renzi, come con Salvini, non si può essere alleati, solo reggicoda, bisogna avere il coraggio della vocazione maggioritaria, appunto. Al centrodestra italiano farebbe un gran bene studiare lo stile e i contenuti della nuova destra spagnola, i risultati sarebbero solo positivi. Ora il sole di Renzi è molto alto, ma i tempi cambiano repentinamente e anche a sinistra potrebbe nascere una Podemos, molto insidiosa per il premier. Insomma, tutto si muove, con l’eccezione del centrodestra. Speriamo che, passate le regionali, magari dopo aver preso l’ennesima legnata in testa, qualcuno si svegli.

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