Dinosauri

dinosauri Dinosauri.

I politici italiani, quelli attuali, e (purtroppo) per larga parte futuri. I votanti.

I boiardi di Stato.

I valvassori e valvassini nominati nelle (80.000) società controllate dalla politica.

Questi sono i dinosauri. Altro che Jurassic Park. Qui è la normalità. Siamo ingessati in due categorie e nelle nazioni normali (non evolute) hanno abbandonato la dizione destra e sinistra per definirsi conservatrice e progressista, oppure mutate in liberale e sociale. Cioè, non si sono inchiodate ad una bandiera, ma sbandierano idee, a seconda dell’argomento di cui si parla.

Qui da noi no, siamo sempre in sostanza anticomunisti o comunisti. O meglio ancora, c’è una parte che si propone di fermare l’avanzata dei comunisti e altri che dicono che comunisti non ce ne sono più (alcuni si spingono al mai stati) il che è tutta una farsa. Nei fatti (almeno quelli degli ultimi cinquant’anni) in effetti abbiamo visto una torma di difensori impadronirsi dello Stato per spennarlo in nome della libertà e un’altra torma impadronirsi degli staterelli (qui non c’è uno stato solo, ma tanti assimilati) e spennarli alla stessa maniera, in nome del sociale. I difensori della libertà hanno imbavagliato (ad esempio) le voci troppo discordanti, i difensori del sociale hanno piazzato tutti gli amici a detrimento dei servizi.

Ora ci stiamo svecchiando, dicono, perché ci sono altre opzioni in campo e precisamente:

– Un signore che telepredica (anche cose giuste)

– Un gruppo di magistrati che ha benemerenze (forse) giudiziarie, ma non si capisce perché questo dia diritto a credibilità politica

– Un signore (ex salvatore della patria) che vorrebbe essere Coriolano, ma rischia, per gli amici che si è dato, di essere Arlecchino.

Si badi bene, per me, le ultime tre opzioni sono migliori delle precedenti, ma come un 3 è meglio di un 2 nella pagella. A dirla poi tutta, non sono i dinosauri che mi danno fastidio, quanto chi li ha allevati e chi li alleva, perché per la verità la stragrande maggioranza degli italiani si divide in:

– chi ha due (o più) soldi, che difende, soprattutto cercando di non pagar tasse

– chi non ne ha e che vorrebbe prendere quelli degli altri solo per prenderli e non per fare qualcosa di serio.

E questo è demenziale, ma agli italiani il non sense piace. Guardate, senza sonoro, i politici guida dell’Italia e i nostri (bravissimi) comici: vi sembreranno manichini inespressivi.

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