Insomma, Gentiloni, detto er Moviola, a passo felpato, protetto dal silente Mattarella, ha superato il cannoneggiamento furbesco e strumentale di Renzi, procedendo a rinominare Governatore di Banca d’Italia, Ignazio Visco. Scelta obbligata, non farlo avrebbe significato segnalare al mondo che il Pd, partito di governo, anzi di sottogoverno fino a ieri, diventato di lotta negli ultimi giorni, trattava l’Istituto Centrale come la Rai. Magari mettendo governatrice la moglie di un politico del partito, come hanno fatto in Rai con la Parodi, moglie del renziano sindaco di Bergamo, Gori, passati entrambi con disinvoltura dalla corte di Berlusconi, a quella di Renzi. La cosa poteva finire lì, ma poiché er Moviola, a sentire i retroscenisti, avrebbe consigliato Maria Elena Boschi di starsene a casa per quella piccola faccenda di Banca Etruria, apriti cielo! Per salvare la faccia, la nostra si è data malata, ma Renzi, che non vuole si senta mai sola, ha fatto restare a casa anche Lotti, Delrio e Martina. Lotti pare avesse una gara di discoboli a Modena, che non poteva tenersi senza di lui, Martina doveva organizzare la conferenza programmatica del Pd e Delrio si è dichiarato indisposto, non proprio malato come la Boschi, ma solo raffreddato. Del resto è un medico ed è in grado di ordinarsi un’aspirina, eccolo infatti, il giorno dopo, vispo come un grillo ad applaudire Renzi alla famosa conferenza . Ora, che dei ministri siano in dissenso con una decisione del governo, ci può stare: quando Craxi, ordinò al premier Andreotti la riaccensione delle Tv di Berlusconi, cinque ministri dell’allora sinistra Dc, tra cui Mattarella, si dimisero, non si dettero malati. Certo la grandezza degli uomini è commisurata ai tempi e questo è tempo di piccoli uomini. Il ministro Delrio, nel suo barcamenarsi tra Renzi e Mattarella, può informarsi direttamente sui fatti di allora dal Presidente della Repubblica, oltretutto la legislatura era alla fine e non era necessario marcare visita. Insomma, proteste a metà, digiuni a metà, anzi a puntate, tutto normale per una politica di uomini non certo grandi e anche un po’ pusillanimi. Tutto in linea con Renzi, che, accusato da Napolitano di aver premuto su Gentiloni, nega serafico. Almeno Craxi non si nascose dietro un dito.
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