Delrio e la tassa sui Bot

pippoarrabbiato-490x275 Una riforma al mese, promette Renzi, per ora abbiamo una dichiarazione al giorno. La più fresca è quella di Delrio, mancato ministro del Tesoro, che dichiara che bisogna aumentare le tasse sui rendimenti dei Bot, oggi al 12,5%, per finanziare l’abbattimento del cuneo sul costo del lavoro.

Orbene, l’idea non è sbagliata in sé, spostare il carico fiscale dal lavoro alle rendite, il problema è che chi emette Bot è lo Stato, pertanto, se alza le tasse, dovrà aumentare i rendimenti. Insomma, una partita di giro, anche se il sottosegretario sembra più ferrato nelle partite di calcio. Per questa ragione le rendite dei corporate aziendali sono già tassate al 20%, perché sono cavoli delle aziende. Certo un’ anziana che ha 100000 euro non si incavola se le tolgono 20 euro, come dice il ministro, il problema è che le tolgono già il 2 per mille e fanno 200 euro e, considerando una rendita del 3%, cioè di 3000 euro e una tassa del 20%, fanno 300 euro. In totale 500 euro.

Poco? Molto? Ognuno la pensi come vuole, ma non si tratta certo di poche decine di euro. Non male a far di conto, per uno che voleva diventare ministro del Tesoro. Resta che il cuneo va abbassato e i soldi vanno trovati. Dove? Nel taglio della spesa pubblica cresciuta negli ultimi dieci anni di oltre 200 milioni di euro, li si annida lo spreco, la ruberia, la rendita parassitaria. Lì bisogna colpire, tutto il resto è roba già vista. Tutto il resto, appunto… è noia.

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