Tanto pe’ campà, Delrio si è dovuto trovare un candidato da sostenere al congresso del Pd. Si era parlato di una sua candidatura, caduta,secondo la versione: la politica come servizio, per l’opposizione della famiglia e secondo la versione: la politica come potere, per il fatto che il nostro ama giocare in prima persona, solo quando la vittoria viene assegnata a tavolino. Questa volta, a differenza del passato, non bastava essere i re dell’equilibrismo,i signori della finta modestia, della voglia di potere nascosta sotto l’abito del monaco, assieme al pugnale del congiurato. Questo congresso dove non circola uno straccio d’ idea, sarà giocato sui muscoli, i voti raccolti come azioni, per sedersi al tavolo del Cda che decide il potere e il posto di ognuno. Esattamente come accadeva nei congressi della Dc, il potere si conquista col sangue e col sudore, non ci sono né unti del Signore, né chiamati, due temi su cui il nostro Graziano ha costruito la sua carriera.Perché anche l’ultima posizione, quella di capogruppo alla Camera, l’ha conquistata non perché avesse voti o deputati, ma perché era il meno renziano per i nemici di Renzi e il più renziano dei nemici, per i sostenitori del fiorentino. Del resto sul carro di Renzi, Delrio ci era salito dopo aver visto che aveva preso velocità e questo gli era valso un posto nel governo Letta, non era il migliore, ma certo era l’unico renziano che avesse un po’ di notorietà,essendo Presidente dell’Anci. Infatti con Renzi premier, Lotti e la Boschi lo traslocarono rapidamente al Ministero dei Trasporti, dalla potente posizione di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Carica che era stata di Andreotti, Amato, Gianni Letta e ora di Giorgetti. Il giochetto di essere diversamente renziano, renziano pensante, o renziano dialogante, è finito, per campare bisogna scegliere, però senza rischiare troppo. Tra i candidati principali: Minniti, Zingaretti e Martina, l’onorevole ha scelto, secondo la versione “in politica si viene proposti, non ci si propone”, il rosso meno antico, il più giovane, il più innovativo. In realtà ha scelto come al tempo di Renzi, il soggetto apparentemente più debole e più bisognoso di copertura politica e quindi quello in grado di darti di più. Né Zingaretti, né Minniti lo avrebbero eletto primo sponsor. Con Renzi il gioco funzionò per poco, ma Martina ha le stimmate del leader come Fabrizio Corona ha quelle del Santo. La mossa si è completata con il ritiro della candidatura di Ricchetti, il modenese è un eterno giovanotto di bell’aspetto, di eloquio piacevolmente vuoto, ma non è certo un De Gasperi, in fondo si era candidato per garantire con una quota azionaria il suo seggio, come accadeva ai tempi appunto della Dc. Si è così ricomposto il fronte emiliano, contrapposto a quello romagnolo diretto con piglio dall’on Franceschini, il re dei cambi di casacca. Dietro la ricomposizione è difficile non vedere la mano dei due ispiratori di Delrio e Ricchetti, Castagnetti e Gilli, ma questo, se non depone a favore del genio dei due giovanotti, depone a favore della capacità politica. Dietro i due deputati emiliani si muove il mondo della vecchia sinistra dc, con la sua intelligenza e le sue relazioni nel circuito delle Fondazioni bancarie, delle banche e dei giornali, oltre ovviamente a una parte importante delle gerarchie cattoliche e delle cooperative sociali,a cui Minniti non piace per nulla. Tutto si tiene in nome del potere, pure un candidato “leggero” come Martina, del resto se lui non è Zaccagnini, Delrio nonè Moro. Renziani, diversamente renziani, o diversamente anti- renziani, la danza prosegue, in attesa di sapere cosa farà il fiorentino. Se strapperà,allora il minuetto non sarà più possibile, bisognerà scegliere.
Questo sito adotta i cookies per migliorare la vostra esperienza di navigazione. Ho capitoPer saperne di piu
Politiche di privacy e cookies
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
Devi accedere per postare un commento.