Credere, obbedire

 Sul combattere ne parliamo. Nel senso che se combattessimo con parole che vengono dal cervello sarebbe una cosa meravigliosa, ma per lo più non è così. Questo mi veniva in mente dopo aver letto sul blog di Grillo un articolo postato il 27 gennaio sulla necessità di uscire dall’euro. Nell’articolo si diceva che i conti del costo di uscita erano stati richiesti ad un illustre professore della Business School of London, Marcello Minenna. Siccome il nome mi era noto, sono andato a vedere se fosse omonimia o meno. No nessun omonimo, proprio lo stesso professore che la sora Virginia ha trombato (nel senso di tolto dai piedi) a Roma. Il famoso superassessore. Che a quanto pare continua a fare gentilezze ai 5 Stelle (in wikipedia è scritto essere buon conoscente di Casaleggio e di Di Maio), ma che dai medesimi di copertura nel suo breve assessorato ne ha avuta pochina. Si dirà: il popolo sovrano ha scelto la Raggi (alle Comunarie ha raccolto il 45% dei voti degli aventi diritto, per la precisione 1.764). Vero, ma i tecnici di qualità ad un comune grande e disastrato come quello di Roma, servono come l’acqua nel deserto. Come sia andata a finire è sotto gli occhi di tutti, ma quello che non ho ancora capito è come mai, ai nuovi che avanzano (in molteplici significati) non sia venuto in mente che se ora la strada è libera e se i cerchi, i raggi, le conventicole sono chiusi definitivamente, come mai appunto, non si ricomincia con assessori di qualità? E non lo dico io, ma loro, visto che poi a quei nomi si affidano per fare compiti ed avere pareri. Già a nessuno è venuto in mente che se se la Virginia è veramente diventata una Maddalena (nel senso del pentita, sia ben chiaro!, allora dovrebbe essere felice di riavere una squadra armata di buoni propositi e di specchiate carte. E allora miei cari ragazzi, voi che dite che sbagliando si impara, che sbagliare non è importante come far tesoro dei propri errori, voi che Super Beppe definisce meravigliosi, voi che avete le mani sporche di tutto (lavorando), ma non di marmellata (come troppi altri politici). Voi fate una bella lettera aperta alla Raineri, Minenna, Polidoro &Co. A quelli che dovevano aiutare Virginia PRIMA del grande inciucio, della conventicola di cui (stando alle carte e alle intercettazioni) finalmente ora Roma si è liberata. Forza e coraggio, e basta con credere e obbedire, sa troppo di vecchio, soprattutto di un vecchio sgradito che lascia in bocca un cattivo sapore. Come quello dell’olio di ricino, per intenderci.

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