Corruzione senza fine

corruzione-640x426 Non ci eravamo ancora ripresi dall’Expo e dallo scandalo degli appalti pilotatii al Policlinico di Modena, che siamo stati sommersi dal liquame del Mose di Venezia e ci aspettiamo che altri scossoni arrivino. Del resto la corruzione è un gioco dove chi indaga non sbaglia mai, tutte le pentolacce contengono un premio, proprio un premio vero, non solo danaro, ma auto, barche, case o ristrutturazioni, quadri e perfino trattori da giardino. Si vede che ne avevano abbastanza di gioielli e orologi. Nomi eccellenti sono coinvolti, da Galan, Pdl, ex governatore del Veneto, che dichiara di essere stato incastrato come Roger Rabbit, ad Orsoni, Pd, sindaco di Venezia, che si dichiara estraneo e per il Pd non risulta neppure appartenere al partito, insomma un estraneo, tra un po’ scopriremo che non è neppure diventato sindaco. Poi la solita sequela di politici nazionali, regionali, di alti ufficiali, burocrati e magistrati.

Tutti amano vivere bene, ricevere regali e favori, come l’assunzione di figlie, mogli, ecc..All’anima della meritocrazia. Pare che tutto compreso, sia sparito un miliardo di euro, un quarto delle entrate Imu. Ovviamente gli imprenditori, prima corrompono per aggiudicarsi l’appalto, poi beccati, si dichiarano concussi, mentre gli onesti per scelta o per necessità la pigliano ancora una volta in quel posto. Quella di Venezia è un ‘onda alta e bisogna intervenire per non aggiungere al danno la beffa, infatti chi si è aggiudicato i lavori scorrettamente, continua a lavorare, a danno dei concorrenti. Occorrono leggi semplici, per la corruzione niente prescrizione e sequestro dei beni. Ora vedremo se Renzi e il Parlamento sono degni di restare dove sono o se il Paese è totalmente fradicio. Per il momento Standard & Poors conferma il giudizio negativo, è un giudizio economico, ma è grave perché sconta il fatto che le cose non cambino. Per i giudizi morali abbiamo tutti esaurito le parole

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