Visto che non si parla d’altro, proviamo a fare qualche considerazione franca sul Coronavairus come lo chiama il nostro ministro degli Esteri, l’ottimo e ineffabile Di Maio Le prime stime della distruzione di valore parlano di 570 bilioni di Usd.
Il PIL globale è di circa 80mila miliardi all’anno per cui siamo circa ad uno 0.7%.
L’epidemia continuerà a fare il giro del mondo causando politiche di contenimento anche molto restrittive da parte degli Stati e soprattutto un forte allarme tra la gente.
Se ascoltiamo la scienziata Ilaria Capua esperta di virus influenzali e dell’aviaria che da almeno un mese fa analisi che poi puntualmente si verificano, possiamo, al momento scrivere che:
1. la letalità del virus è più bassa del previsto
2. l’epidemia durerà fino all’estate,
dunque almeno altri 4-5 mesi. Sempre che non arrivi in Africa, dove farà molti
danni umani, ma pochi danni economici, se si riuscirà a contenerla in quel
continente, cosa non semplice,
mentre il fatto di essersi diffusa nella Cina – ovvero il cuore dell’economia
globale – ha fatto anche molti danni economici.
Dunque bisognerà vedere come si diffonderà geograficamente per
fare previsioni più precise di impatti sull’economia globale. .Diciamo che a spanne potremmo
stimare danni all’economia globale per 2500-3000 mld ovvero circa un 3% del PIL
globale.
Ma in buona parte verranno poi recuperati da un forte rimbalzo che è tipico dei
cicli economici quando hai un crash…
Per esempio perchè devi fare re-stocking dei magazzini che si sono svuotati e
dunque aumenti la produzione o perchè i consumatori – che hanno
bloccato/rimandato tutta una serie di comportamenti di consumo – riprendono
comportamenti normali e recuperano il tempo perduto.
Inoltre Stati e Banche Centrali stanno già aprendo i cordoni a tutto spiano in
una sorta di New Deal anti-virus.
Dunque –
passata la tempesta – il rimbalzo potrebbe essere molto violento (anche se
successivamente ci potrebbero essere politiche fiscali di austerity per
riassorbire gli eccessi virus-contingenti di spesa).
Se invece il virus durasse tutto l’anno, naturalmente dovremmo rivedere tutte
queste previsioni, ma dovremmo rivederle anche se continuasse questa psicosi
collettiva, alimentata da una comunicazione eccessiva e non sempre corretta. E’
probabile che questa epidemia provochi in Italia meno decessi di quelli che
provoca l’influenza annuale, ma in questa comunicazione un ruolo lo ha giocato
almeno da noi il comportamento del Governo, che ha agito in modo inizialmente
rassicurante, poi in modo eccessivo, non solo nelle decisioni, ma anche nella
comunicazione. Ora certo è il tempo della solidarietà e non della polemica, ma
non si può non rilevare che i danni economici saranno molto gravi e duraturi. A
proposito, nessuno che parli dello spread che sale, delle attività commerciali
che muoiono. Si dirà che era inevitabile. Può essere, ma francesi e tedeschi
hanno probabilmente i nostri stessi problemi eppure li gestiscono con una diversa
tranquillità. Può essere che siamo stati più sfortunati, ma non ne sono sicuro,
probabilmente abbiamo semplicemente una classe dirigente che non essendo
all’altezza di gestire la normalità, rivela ancor più la sua inadeguatezza nel
gestire l’emergenza. Può essere che mi sbagli, ma di una cosa possiamo essere
sicuri, il 2020 non sarà un anno bellissimo, come non lo è stato il precedente.
Dimenticavo, i 150 tavoli di crisi sono ancora tutti irrisolti e pure le
clausole Iva, 20 mld di euro, sono ancora lì. Confidavamo nello stellone, ma il
coronavairus ci fa dubitare che stazioni ancora sui nostri cieli.
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