Coming home

antonino-cammarata  Monte-Pellegrino pNon fai a tempo a rientrare in Italia che il fegato va in pappa.

No, non perché qui si beve bene o si mangia troppo grasso, ma per le notizie.

Casa, finchè sono italiano, vuol dire Reggio Emilia, dove regna la propagandatissima buona amministrazione. A parte che il sindaco mi deve ancora elencare tutti i consulenti pagati dal comune, ora ci si mette anche la provincia, retta dall’aquila di Castelnuovo ne’ monti, una signora che grazie alla sua prodigiosa vista, ha colto segnali di criminalità organizzata in una provincia in cui pressochè tutta l’edilizia è in mano a persone provenienti da Cutro.

Bene, ora la provincia di Reggio si fonderà con quella di Modena, e tutti plaudiranno. Quasi tutti. Perché il vecchio progetto era fare una provincia Emilia, una Romagna e morta lì. Ma morivano anche troppe poltrone, troppi gettoni di presenza sarebbero andati perduti e allora un “piccolo” ripensamento. Con tanti saluti a tutti quei giovani funzionari del PD che si sono sbattuti per i terremotati, che corrono per le feste, che credono ancora alla Befana e si fanno sorpassare da altri giovanotti, magari con la tutina, che hanno ben altri rispetti e che sono sempre pronti all’obbedienza.

Qui si giocherà la partita più dura delle sorti di un partito nato male e cresciuto peggio, il PD. Che non è riuscito a trasformare il vecchio PCI in un moderno partito socialdemocratico europeo, che è caduto nella trappola di “acchiappare” la vecchia sinistra DC, senza rendersi conto che era lei ad acchiappare lui e che come san Pietro (ma questo lo capisco, non è materia sua) ha già rinnegato due volte chi lo ha fatto vincere (ma non farò mai paragoni tra Prodi e Gesù, neppure sotto tortura).

Se passa questa idea e poi se Bersani vincerà le primarie o peggio, se riuscirà a non farle, allora potete stare sicuri: il disastro sarà completo. Perché io, ora come ora, non posso pensare che la rivoluzione della riduzione dei costi e dell’accantonamento dei vecchi tromboni lo possa fare coniglietto incredulo (Alfano) o gatto marpione (Casini).

Tralascio orecchino per sempre (Vendola), perché predica le riduzioni altrui, ma nella sua regione ha fatto da meno in giù, e i tengo famiglia (Bossi e Di Pietro) perché sono scoppiati ben prima dell’ultimo giro. Quindi con queste premesse, la vittoria del PD sarebbe stata non dico scontata, ma sicuramente agevole, se il vecchio clan (D’Alema, Veltroni, Bindi, Castagnetti) non remasse contro, perché?

Perché l’unico modo di vincere sarebbe riformare il partito e spazzare via una vecchia classe collusa negli affari e negli intenti come e con le altre forze politiche. E se pensate che Monti sia il nuovo che avanza e non una figura che non ha mal figurato solo perché ha fatto cose che tutti noi avremmo potuto fare, anzi meno, perché noi, che abbiamo tutto da perdere, magari avremmo tenuto più il punto, Monti dicevo, tanto oltre alla scadenza naturale non potrà andare. Come Presidente del Consiglio intendo, che come tecnico potrà venire ancora buono.

Quindi cari reggiani, sostenete quei giovani che si sono dati da fare da subito e provate ad ascoltarli, invece di affidarvi a quelli che arrivano qualche giorno dopo, magari anche loro in camicia con le maniche arrotolate. Anzi pensate alle camicie : le prime erano sporche di polvere, le seconde immacolate. Fate voi, perché stavolta potete farlo, la rete c’è per questo.

Con buona pace di Grillo che veramente è l’ultima spes e comunque non un cristo qualsiasi come vorrebbe far credere.

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