Nel 2008 cominciò la grande crisi e tardi ci si accorse che era sistemica.
Ci si accorse era riferito al resto del mondo. Da noi si disse :
– Berlusconi : inesistente in Italia e al massimo avrebbe colpito la Germania
– Sindacati : nessun problema per queste cose c’erano gli ammortizzatori sociali (cassa integrazione e altre amenità)
– Opposizione : preoccupazione ma zero proposte, e poi erano occupati a leccarsi le ferite di una elezione persa rovinosamente, e preoccupati di pesare col bilancino cosa e a chi del potere rimasto
2013: la storia ha clamorosamente smentito i soggetti anticipatamente citati, ma gli italiani hanno avuto reazioni perlomeno curiose.
Nelle elezioni politiche un quarto degli aventi diritto al voto ha “richiamato” Berlusconi alla guida del paese, un quarto + 120.000 voti ha detto che a comandare dovevano essere quelli che avevano contribuito allo sfascio (un’opposizione seria alla caduta del governo avrebbe preteso o elezioni immediate o leggi serie e non trattabili), un quarto si è innamorato della rete, che poi per loro è poco più che facebook, perché delle idee in testa ne avevano pochine e allora si sono attaccati a quelli che le urlavano più forte e che si dicevano mondi dal peccato. L’ultimo quarto è rimasto a casa a vedere cosa succedeva, come se non pagasse il biglietto per lo spettacolo in onda.
Ora dal 2008 al 2013 sono passati TANTI mesi e in questi al massimo gli italiani si sono affollati da Vespa, Santoro, Floris. Ovvero sono rimasti seduti sul divano, mentre perdevano il lavoro, il potere d’acquisto e una prospettiva di vita non dico decente, ma almeno sopportabile.
In medicina questo è coma, non ci sono segnali reali di comunicazione con il mondo esterno e però le funzioni vitali sono integre.
Anche durante il balletto del governo sì-governo -no e dell’elezione del presidente, più di tre quarti degli italiani sono rimasti inchiodati davanti allo schermo. Reazioni zero, commenti nessuno.
Sono andato in giro, nei bar, nei negozi, per la strada, ho cercato di attaccar bottone per sentire e capire questi miei concittadini. Il riassunto è breve :
– Sono tutti uguali (quasi vero)
– Colpa nostra che li abbiamo eletti (vero)
– Mutismo o cambio di discorso.
Erano di tutte le età e di tutti i censi. Ora non posso dire di aver fatto un’indagine, ma la mia piccola indagine è comunque ogni dieci, sette e mezzo (ironia delle parole, penso al gioco d’azzardo) avevano votato e quindi contro loro stessi, visti i giudizi negativi.
Ma continuavano a trascinarsi nel tran tran di tutti i giorni, come quei poveri disgraziati (comatosi) che tutti i giorni NON li vedono passare, ma li passano sino all’ultimo, di cui però non avranno coscienza.
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