Code di paglia (RAI parte seconda)

Saccomanni da Fazio dice che la RAI potrebbe essere, come le altre partecipazioni statali, in vendita. Passano poche ore che i nostri dormiglioni diventano iperattivi.

Tutti gli schieramenti, partiti, conventicole uniti in un unico grido : DIO SALVI LA RAI PUBBLICA.

E quando dico tutti, sono proprio tutti.

Passi l’USIGRAI (sindacato dei giornalisti) che, come tutti i sindacati, NON garantisce la qualità degli iscritti, ma i posti dei medesimi.

Passi il PD, che vede in pericolo tutta una cerchia “familiare” di persone che lì “manent optime”, alla faccia di professionalità e idee.

Passi la Sinistra, che quando si parla di privatizzazioni pensa a licenziamenti, lacrime e sangue, che poi spesso è stato vero.

Ma a me nella strozza resta il PDL,o FI, se più vi piace. Eppure erano i paladini delle privatizzazioni (ma non ne hanno mai fatta una), della libera impresa (ma Alitalia ce l’hanno fatta salvare la prima volta con quattrini pubblici e la seconda con quelli delle banche, che sempre pubblici sono), del mito del loro” SilDio” self made man (ovvero uomo che si è fatto da sé, che poi è una contraddizione biologica, ma economica no se i quattrini te li danno gli stallieri e le leggi te le fanno gli amici). Anche loro, per bocca  di Gasparri puntualizzano che la RAI pubblica è, e pubblica deve restare.

Neppure a un cane, dei succitati, è venuto in mente di pensare : ma chi si compra un carrozzone del genere che genera solo debiti? Oppure gli è venuto in mente, e qualcuno avrà pensato a quanti amici e amici di amici ha fatto il favore di un posto o di una comparsata (che poi è robetta da 10-20.000 euro per mezz’oretta di cazzate), altri più avveduti hanno pensato che anche i carrozzoni si possono rimettere in ordine e far marciare e magari produrre utili, come capita all’estero da qualche (o molte) parti. E allora sarebbero ca… amari per qualcheduno, ad esempio per self made woman, che si è fatta da sola, ma si è fatta figlia del padrino, pardon padrone. A dirla chiara, l’anti Renzi prossima ventura, quella che verrà nominata l’8 dicembre. Il giorno dell’Immacolata Concezione e questo è il vero coup de teatre e non le primarie del PD.