Bombolo Trump é stato chiaro nei suoi 100 giorni: fa leggi che non stanno insieme e affari pro domo sua che stanno benissimo insieme. Ha tuonato contro la Cina e questa ha pagato la marchetta privata (ma pare che non gli basti e tornerà alla carica), ha tuonato contro l’Europa e, siccome la Merkel l’ha mandato dove dice Grillo, lui, per far vedere che non si ferma davanti a niente, vuole mettere il dazio di importazione alla Vespa e all’acqua S. Pellegrino. Due colossi che porteranno una montagna di dollari alle casse erariali americane, o forse no. Ma ai trinariciuti degli stati centrali faranno effetto questi diktat, anche se non sanno se la S.P. é uno scooter o un’acqua minerale. Tanto loro (il di lui elettorato) di acqua ne usano pochina e gli scooter li odiano (roba da fighetti gay). E così Bimbominkia potrà dire di aver rispettato le promesse elettorali e a breve qualcuno della famiglia diventerà consulente o importatore o “mungitore” di qualche importante ditta tedesca. Era tutto scritto, solo che a leggere erano gli italiani, che leggere non sanno. Renzimatteo NON era andato negli USA per le nuove tecnologie ambientali, bensì per trovare un pass per farsi ricevere da Donald. Sarebbe tornato con l’investitura giusta, meglio l’unto del Signore. Era disposto a prestargli anche il David da mettere in salotto, ma é andata buca. Paperino vuole i dindi e del resto non gliene può fregar di meno, ergo niente incontro e tanto per chiarire che lui é un duro se l’é presa con i più deboli dell’Europa che conta: noi. I cocci. In tutti i sensi, perché siamo roba di poco pregio e perché lo siamo anche detto alla romana: de coccio (non particolarmente svegli per usare un eufemismo). Gentiloni naturalmente ha alzato i toni: ora lo sentono anche a due metri di distanza. Per il resto, il vuoto. Perché il pieno l’hanno fatto prima con quelle nomine (strane?) negli apparati di potere. E già intravvediamo una futura razza di mai morti (Bazoli, Profumo, Amato e compagnia cantante) e chi arriverà domani tratterà con loro e con chi li ha nominati. O forse no, perché qualche (rara) volta i cocci finiscono nei musei (anche se poi nessuno li guarda), ma per lo più direttamente nella spazzatura. Ma che ci frega, siamo un popolo di santi, poeti e navigatori, nel senso che i nostri politici, navigati, ci poetano favolette e filastrocche che noi santamente sopportiamo. O forse no.
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