Ma per fortuna che c’è il Civati!
Prima rottamatore, poi quando scelsero Renzi per il ruolo di primattore , divenne antirenziano, quasi bersaniano e mentre la cangurina Serracchiani è riuscita a diventare governatrice del Friuli, al giovane Pippo venne preferito Ambrosoli per la candidatura di governatore della Lombardia, essì che lui si considerava in grado di asfaltare il centrodestra.
Asfaltato Ambrosoli, il Civati scala il Parlamento: i venti di vittoria fanno presagire fulgide carriere al partito o al governo, insomma, solo l’imbarazzo della scelta.
Invece il Bersa guida la macchina del Pd in un fosso.
Allora Pippo si scopre grillino di complemento, spara a raffica su Marini, manco fosse John Kennedy e lui Lee Oswald, sostiene Prodi e poi Rodotà, pure loro finiti fuori strada e anche, supponiamo, un po’ fuori di testa.
Mai con Berlusconi, urla il novello Amatore Sciesa, mentre Letta fa il governo con molti giovani e soprattutto col Caimano e non lo interpella neppure: non bastavano Renzi e Ambrosoli, adesso pure Letta!
Tirem innanz, urla il Pippo, non voterò il governo, forse lo voterò, probabilmente uscirò dall’aula.
Fatto il governo, nonostante i dolori del giovane Civati, parte la corsa alla segreteria e nessuno se lo fila, anzi pensano a Cuperlo ed Epifani, ora è troppo!
Pippo minaccia la scissione atomica, cioè minaccia di trascinare fuori dal Pd un atomo, la sede scelta è Monza, la Città è percorsa dalle passioni della Livorno del ’21, sono attesi gli eroi della sinistra: Ingroia, Diliberto, Ferrero, Bonelli.
Vendola manderà un messaggio, è troppo furbo per rompere con chi gli garantisce pane e pure companatico: dopo la Boldrini, anche la presidenza del Copasir, meglio essere prudenti e vincenti. Siamo certi che se Pippo “tirerà innanz”, non mancheranno né Pluto, né Paperino, mentre Debora- Minnie, sarà assente, perché già accasata.