Il povero artista (si fa per dire) credeva di aver “concretizzato” in un gesto (pure se d’importazione) un’epoca e un costume “specchiandolo” e definendolo nell’opera medesima.
Detta in parole semplici un gesto catartico, verso chi, manovrando il denaro, manipola la nostra vita.
Candida anima!
Questi protagonisti sono da tempo in azione.
Intanto si sono accreditati nella storia patria con un uso maniacale del gesto, ovviamente a nostro danno, poi frequentando le scuole giuste sono diventati maestri dell’accomodamento, prima di tutto si sono saldamente accomodati, poi hanno accomodato i loro parenti, amici, insomma tutta la trafila, poi hanno accomodato gli interessi dei loro sostenitori ed accomodandosi sulle poltrone, si sono messi al riparo dal dito di Cattelan, mentre noi al massimo potevamo finire col culo per terra e prima o poi ti devi alzare e cominciano i rischi, anzi le certezze.
Infatti siamo in balia dei mercati e dei debiti, lo fossimo solo di loro, siamo in balia anche degli eletti, di maggioranza e opposizione, tutti impegnati a salvare il loro, a danno del nostro.
E finalmente tutto è ritornato a posto, perché sarebbe stato veramente rivoluzionario che quel medio fosse il nostro.
E’ stata una illusione, durata un attimo, quello non era il nostro dito contro il potere, ma quello del potere contro di noi.
Forse allora è meglio toglierlo.
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