Ci voleva Pierfurby Casini per svegliare tutti. Il porcellinum, la riforma elettorale voluta da Renzi e Berlusconi, è congeniata per distruggere i piccoli partiti e in particolare cancellare i sogni del polo centrista, partendo dalla consapevolezza che il terzo polo esiste già ed è quello di Grillo. Ora Casini è, diciamo, un po’ trasformista, ma che Sel, Popolari per l’Italia, Centro Democratico e Scelta Civica, debbano fare una scelta è altrettanto evidente, infatti neppure insieme potrebbero superare gli sbarramenti.
Ora è chiaro che Sel confluirà nel Pd, se non verrà introdotta la norma del miglior perdente, pure il Centro Democratico e Scelta Civica dovranno confluire con Renzi, non potendo sperare neppure di essere i migliori perdenti, per i Popolari si profila la scelta di coscienza, ognuno deciderà per sè. Ci sarebbe la strada di una nuova Margherita alleata col Pd, ma il 4,5% di sbarramento è soglia che induce molti alla riflessione. Per Alfano è diverso, non ha mai lasciato il centro-destra, si è solo messo in proprio e con ragione. La sintonia fra Renzi e Berlusconi è totale, il primo vuole ingessare il Pd per impedire il solito rito del regicidio e il secondo vuole imbalsamare il centro- destra per farsi seppellire col suo cavallo, come Alarico.
Viene da sorridere pensando agli attacchi a cui fu sottoposto un galantuomo come De Gasperi, per quella che ancora oggi viene chiamata legge truffa ed era un proporzionale con premio, che avrebbe risparmiato all’Italia tanti guai. Oggi il porcellinum abbina sbarramenti e premio, una truffa che non esiste da nessuna parte. Confidiamo ne giovi la governabilità, perché la rappresentanza è sparita. I re nomineranno i loro deputati, poiché le preferenze sono corruttive e non si possono usare, anche se alle europee, regionali e comunali le preferenze esistono. Il sistema che ha eletto Renzi sindaco di Firenze è corruttivo?
Quando la paura di Grillo fa novanta, ci si inventa un sistema blindato, nella convinzione che destra e sinistra saranno sempre i maggiori partiti, ma è un’arma a doppio taglio perché potrebbe accadere che, come in Grecia, il terzo polo diventi il secondo e allora, auguri per il ballottaggio!