Brigitte Macron, la nuova premier dame di Francia, ha suscitato un interesse mediatico superiore forse al fatto di essere diventata inquilina dell’Eliseo insieme al marito, il neoeletto presidente della Repubblica Francese. Il tutto poiché tra i due coniugi esistono oltre vent’anni di differenza d’ età, non sarebbe una novità, se ad essere più grande non fosse lei. Questa mi pare una vera rivoluzione, chissà se destinata ad essere un evento sporadico, al massimo in compagnia di qualche attrice affermatissima. Abbiamo visto infatti donne ricche e famose, circondate da giovani uomini che probabilmente sfruttavano la popolarità delle mogli per ottenere un trampolino di lancio per il successo e la ricchezza, cosa che spesso è avvenuta. Ma la vicenda della coppia presidenziale francese sembra diversa: lui si innamorò adolescente della sua insegnante, a dispetto dei dinieghi famigliari, di un allontanamento voluto dalla famiglia per interrompere la relazione, che continuò imperterrita, col divorzio di lei dal primo marito, coronata dieci anni fa dalle nozze. C’è chi sospetta che tutto ciò sia dovuto alla presunta omosessualità di lui, tesi addirittura sostenuta da un quotidiano russo, ma sappiamo che Macron può rivelarsi un fastidio per la politica di Putin,e, nonostante le smentite del neopresidente, la tesi continua a circolare in ambienti parigini. A me piace pensare che invece sia stato e sia tutt’ora un grande amore, basato molto su affinità intellettuali, grande stima e anche attrazione fisica reciproca. Perché mai una donna sposata con tre figli avrebbe dovuto lasciare il marito, sfidando le convenzioni della provincia francese, se nella relazione non ci fossero stati tutti quegli elementi? Escluso il calcolo direi, in quanto, non essendo data agli umani la visione chiara del futuro, la signora non poteva prevedere il grande successo politico del futuro marito. E pure lui, affascinato da quella donna bella, colta e intelligente, ha voluto sposarla e mostrarla con orgoglio a tutti, ancora oggi che le rughe le solcano il viso, e l’età ,seppur portata con disinvoltura e grazia, potrebbe divenire un ostacolo alla felicità coniugale e a quella della genitorialità naturale . Per il momento, la favola a lieto fine di questa vicenda ha, a parer mio una morale: signori uomini, quando le vostre mogli coetanee o di poco più giovani hanno perso la freschezza dei vent’anni, come del resto voi, non mostrate loro disinteresse o ancor peggio fastidio, umiliandole poi quando passa una bella ragazza esuberante nelle forme e nell’atteggiamento, mal dissimulando lo sguardo bramoso. Macron, più giovane di voi, è orgoglioso di stare con colei , senza la quale oggi non sarebbe quello che è, musica e parole sue .E vissero felici e contenti (per ora). Perchè il novello idolo delle donne, che con lui si sentono valorizzate in ogni momento della vita, saprà resistere all’attacco alla diligenza, che verrà sferrato dalla selva di belle fanciulle, vogliose di un posto al sole, pardon, di un posto accanto al Re Sole?
Devi accedere per postare un commento.