Brigitte Macron Macron! Il post-Melania è già iniziato – Alessio Viola

La storia della signora Trogneux scalda i social. Un punto in più per il candidato outsider che corre verso l’Eliseo. Mentre Le Pen is on the table, ma non lo ribalta.

A sei giorni dalle primarie del Pd e mentre da noi il dibattito politico degli ultimi giorni è tornato alle elementari discutendo se vaccinarsi o no contro il morbillo, in Francia sono successe un po’ di cose. Il primo turno delle Presidenziali prima di ogni altra cosa ha rappresentato la vendetta della categoria dei sondaggisti. Stavolta ci hanno preso con una precisione sorprendente. Dopo Brexit e Trump finalmente ci si è svegliati senza sorprese a colazione, e si sono potuti leggere i giornali. Primo Macron, seconda la Le Pen. Il Front National, sovranista, populista, antieuropeista, salvinista, si afferma ma non non troppo. Mettiamola così Le Pen is on the table, ma non lo ribalta.

I PARTITI TRADIZIONALI FANNO LA FINE DI AL BANO. I francesi hanno resistito alla tentazione tanto di moda di essere disruptive fino in fondo, le Borse festeggiano e in molti possono dire che l’argine alla destra populista c’è e lotta insieme a noi. L’impressione però è che è stata e sarà sempre più la natura di quell’argine a far la differenza e che una conseguenza, questa temuta spallata di chi dice di dar voce agli esclusi, l’ha prodotta: in Francia per la prima volta ci sarà un ballottaggio senza Repubblicani e Socialisti. I partiti tradizionali sono le prime vere vittime di questi nuovi anni. Mettendola giù pop si potrebbe dire che hanno fatto la fine di Al Bano eliminato dall’ultimo Sanremo. Evitando di proseguire il paragone fino a dare a Macron del Gabbani, guardiamo al vincitore invece. All’argine En Marche!

MACRON, EN MARCHE DA OUTSIDER. Anche quello per funzionare deve essere qualcosa di diverso. La sfida di élite contro popolo è il racconto in sottofondo. Macron è riuscito a non essere la Clinton. Giovane (se vincesse sarebbe il più giovane presidente francese della storia), nuovo, è riuscito incredibilmente a schivare il sospetto di essere establishment. Pur avendo nella bio scuole elitarie, banche e impegni di governo ha avviato una marcia da outsider, ha intrapreso la strada del disruptive moderato, del leader aperto. Forse esiste un populismo di lotta e uno di governo, chissà. Poi ha quella storia della moglie, la signora Trogneux, sua ex insegnante, di 24 anni più grande che scalda i social e apre la strada al post-Melania. Brigitte Macron Macron!

Da: Lettera43

 

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