Ogni euro recuperato dall’evasione ritorni nelle tasche di cittadini e imprese.
E’ questo il senso di due emendamenti alla legge finanziaria regionale 2013 presentati dal gruppo Verso Nord.
Il primo emendamento chiede di destinare obbligatoriamente e per intero alla proporzionale riduzione della corrispondente aliquota o tariffa le entrate dell’attivita’ di contrasto all’evasione.
Con il secondo emendamento il gruppo chiede di destinare alla riduzione dell’Irap per le imprese no-profit le entrate frutto di attivita’ di contrasto all’evasione Irap. “Dobbiamo introdurre il principio secondo il quale per ogni euro raccolto dall’evasione fiscale corrisponda una diminuzione proporzionale della pressione fiscale – spiega il capogruppo di Verso Nord, Diego Bottacin –
L’abitudine secondo cui la spesa della Regione Veneto va finanziata con la lotta all’evasione non premia il contribuente onesto, per questo ho presentato due emendamenti per impegnare il consiglio ad agire diversamente: quello che viene recuperato deve essere restituito ai cittadini, dobbiamo attivare un circolo virtuoso.
Se non possiamo ancora permetterci l’abolizione totale dell’Irap – afferma Bottacin – possiamo cominciare a ridurla sulle imprese non profit”.
Le scuole paritarie e le altre attivita’ no-profit che svolgono servizi per anziani e disabili – spiega ancora il capogruppo di Vn – hanno standard all’avanguardia rispetto al resto delle regioni italiane e operano in maniera sussidiaria, fornendo i servizi dove il pubblico non e’ in grado di arrivare.
“Tuttavia, vista la struttura economica di queste imprese, in cui i costi maggiori sono dovuti alle spese per il personale, una tassa come l’Irap arriva ad avere un peso iniquo – conclude Bottacin – iniziamo quindi a favorire la liberta’ d’impresa e la sussidiarieta’ orizzontale.
Queste imprese potranno aumentare i servizi che offrono, ma la Regione non dovra’ spendere di piu’. I cittadini veneti ci ringrazieranno”.