Bocche cucite

bocca-cucita Penso che in Italia la gente abbia paura di Renzi. Non sono psicologa, ma a mio sentire si è diffuso nel paese un sentimento di timore nei confronti del Premier, in quanto tutti pensano che non si muova foglia, che lui non voglia. Allora, bocche cucite , anche se qualcuno pensa sia spregiudicato, bugiardo, inaffidabile e spaccone. Sembra molto simile all’ex presidente Berlusconi, ma quello faceva meno paura, perché il plotone di oppositori del PD era assai vasto e coloro che si opponevano al grande capo, non si sentivano affatto soli, ma parte di una forza comunque potente, che prima o poi l’avrebbe fatto fuori, come è realmente avvenuto. Oggi no, tutti pensano( c’è chi spera, c’è chi teme) che Renzi governerà per parecchio tempo, allora molto meglio non esprimere dissenso, in quanto i figli di questo Paese devono poter trovare uno straccio di lavoro pubblico, ottenere un appalto, un posto in un’azienda che supporta il premier, allora perché fare critiche al governo, rischiando di sputare nel piatto della minestra che ti potrebbero offrire? La critica se la possono permettere i disperati, che non hanno nulla da perdere, i pensionati al minimo, gli espatriati, manco i liberi professionisti, che tra i clienti potrebbero annoverare supporters renziani, allora meglio non rendersi antipatici ai loro occhi. Sono rimasti quelli del Fatto Quotidiano: da quando sono nati hanno fatto dell’opposizione a chi governa, un must, rendendosi capaci di punture fastidiosissime per il potere e occupando commercialmente uno spazio lasciato vuoto da molti altri quotidiani, least but not last forse, Libero, dalla cui direzione è stato cacciato in modo fulmineo, Maurizio Belpietro, reo di essere stato ostile al premier, dopo che l’editore, l’onorevole Angelucci, è passato con Verdini. Quindi il motto italico per ora sembra essere: non disturbare il manovratore, pena l’esclusione dal popolo dei questuanti.

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