Black Bloc? No,turisti per caso

La polizia italiana, ancora sotto shock per i fatti di Genova, c’è andata particolarmente leggera, durante il sacco di Roma, arrestando soltanto dodici manifestanti. In America ne hanno arrestati ottanta solo perché erano scesi dal marciapiede, da noi non ti toccano neppure se lo divelli e se incendi i blindati della polizia.

Poi nei giorni successivi, sotto la spinta dell’opinione pubblica, sono stati effettuati arresti in varie città e perquisiti i centri sociali, peraltro finanziati dai Comuni. Le giustificazioni dei giovani e dei loro genitori, risvegliatisi per l’occasione, ci sono apparse un po’ vigliacche, tutti erano pacifici manifestanti arrestati per caso, il casco lo portavano per proteggersi e i sampietrini li tiravano per difendersi. Il top è stato raggiunto con l’arresto di Er Pelliccia, sorpreso dalle fotografie mentre lanciava un estintore vuoto verso i blindati. Scopriamo che è uno studente di ventiquattro anni, qualcuno lo manterrà, che si giustifica dicendo che voleva spegnere l’incendio, non sapevamo che la tecnica migliore fosse lanciare estintori vuoti nelle fiamme. Una tale scombinata difesa si giustifica solo col fatto che uno sia sotto l’effetto di stupefacenti. Certo non più lucido è il ministro dell’Interno, che dopo aver tenuto ai margini le forze dell’ordine, per paura che ci scappasse il morto, oggi invoca leggi speciali inutili e pericolose, quando basterebbe avere i Maroni fra le gambe e non le pigne nel cervello. Ora ci aspettiamo una serie di rilasci ed assoluzioni, visto che tutti passavano di lì per caso, o per spegnere un incendio, o per fare una processione con la Madonna, che sfortunatamente nella calca dei fedeli, è caduta per terra. Non sarà un Paese di “merda” come dice Berlusconi, o tempora o mores, ma di sicuro è poco serio.

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