Berlusconi come Sansone

1134066fe73In questo Paese di misteri, di stragi senza colpevoli, di servizi segreti deviati, di politica deviata, si può credere a tutto, perché tutto è possibile.

Anche che a Berlusconi fosse stato promesso qualcosa, una sorta di salvacondotto giudiziario, da parte di chi si pensava potesse farlo, cioè il Capo dello Stato, l’attuale Premier, il Presidente del Csm, gli ultimi due eletti coi voti determinanti del Cavaliere.

Vero? Falso? Verosimile.

Solo che in questo Paese non esistono, a differenza di altri, poteri forti, ma solamente poteri marci o irresponsabili.

Ora la cosa ha poca importanza, la condanna di Berlusconi lo ha spinto a far saltare il banco.

Se quella lanciata sul governo sia una bomba o un petardo, si vedrà nei prossimi giorni, per quanto riguarda il governo, pensiamo di più al mortaretto, che potrà anticipare di poco le urne, il che non è detto sia un male, visto che la compagine di Monti entrerà in frigo, assieme al semestre bianco del suo maieuta, Napolitano.

Certo è una bomba sul tentativo di costruire il partito dei moderati, che manca dalla fine della Dc. In primo luogo rischia di far esplodere il Pdl ed il suo dialogo con Casini, poi di far saltare la riforma elettorale, ma soprattutto di riportarci allo scontro tra una sinistra demagogica e una destra populista.

La prima destinata a stravincere, il che, date le condizioni, è più un rischio che un’opportunità e la seconda a monopolizzare piazza ed opposizione al grido di: basta sacrifici! In una sorta di nuova resistenza antitedesca.

In questo caso non il centro sarebbe spazzato via, ma il buon senso e con esso la possibilità che questo disgraziato Paese, non dico si salvi, ma almeno provi a farlo.

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