Franco Bassanini, nella legislatura 1996-2001, guidata dai governi dell’Ulivo, è stato nominato Ministro per la Funzione Pubblica e gli Affari Regionali (primo Governo Prodi), Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri (primo governo D’Alema) e nuovamente Ministro per la Funzione Pubblica (secondo governo D’Alema e secondo governo Amato).Dal 6 novembre 2008 è Presidente della Cassa Depositi e Prestiti. La Cassa depositi e prestiti S.p.A. (CDDPP) è un Ente pubblico finanziario controllato, al 70% del capitale sociale, dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, e al 30% da diverse fondazioni, soprattutto bancarie. È stata costituita nell’attuale forma giuridica di Società per azioni il 12 dicembre 2003, in applicazione del D.L. 30 settembre 2003 n° 269.
La trasformazione tende a renderne la struttura ancora più autonoma, svincolandola almeno in parte dai legami connessi alla forma di Ente pubblico. L’attività della società si articola in due distinti rami di azienda. Il primo, denominato “gestione separata”, gestisce il finanziamento degli investimenti statali e di altri enti pubblici, quali Regioni, altri Enti locali e comunque strutture afferenti allo Stato, utilizzando quale fonte principale di provvista la raccolta del risparmio postale. Nel dicembre 2003, la Cassa aveva 57 miliardi di euro di crediti verso tali enti, e una raccolta di oltre 200 miliardi di euro nel risparmio postale in continua crescita. Nel 2008, aveva 99 miliardi di euro disponibili per investimenti strutturali. Il secondo ramo, denominato “gestione ordinaria”, si occupa del finanziamento di opere, di impianti, di reti e di dotazioni destinati alla fornitura di servizi pubblici e alle bonifiche. Per far fronte a questa attività la Cassa depositi e prestiti provvede attraverso l’assunzione di finanziamenti e l’emissione di titoli, in particolare obbligazioni. Contrariamente al risparmio postale, questo tipo di raccolta di fondi non è garantito da parte dello Stato.
E’ indubbio che la Cassa Depositi e Prestiti sia una società che svolge un ruolo strategico nella politica economica e finanziaria del Governo e che quindi abbia bisogno di stabilità, ma ciò non può far venire a meno quella necessaria chiarezza e quella uniformità di indirizzo che sono alla base di ogni politica economica.
Qualcuno dovrebbe dunque spiegare come mai un politico come Bassanini, con un pedigree di sinistra così marcato, abbia ricoperto l’incarico di Presidente della Cassa Depositi e prestiti sia durante il Governo di centrosinistra, guidato a Prodi, che durante il governo di centrodestra guidato da Berlusconi e lo ricopra tutt’ oggi, durante il governo Monti.
La risposta in verità sembra emergere dagli ultimi avvenimenti politici che hanno visto entrare in scena una maggioranza politica inedita, quanto inconfessata, che si fonda sull’intesa fra Pd, Pdl e Terzo Polo.
Il trasformismo politico però non aiuta a capire gli operatori economici e nemmeno gli elettori che prima o poi saranno chiamati a dare il loro parere in occasione delle prossime elezioni politiche.