Grazie alla denuncia della consigliera di Alleanza Civica- Grande Reggio, Cinzia Rubertelli e ai servizi di Reggio Report e La Voce, siamo venuti a conoscenza dell’ennesimo collocamento di un esponente del Pd, in questo caso alla direzione della Fondazione Manodori. Riccardo Faietti, collaboratore fiduciario del sindaco Vecchi dal 2014 presso l’assessorato alla Città Internazionale e Progettazione Europea, nome altisonante per una produzione sconosciuta e dal sindaco nominato in Fondazione. Il Cda dell’Ente ha approvato una rapida modifica statutaria, per consentire ad un suo esponente di entrare come Segretario Generale, ci auguriamo senza il voto del Faietti stesso, anche se I nostri eroi potrebbero sempre dirci che alla nomina hanno pensato dopo aver effettuato la modifica statutaria, anche se della cosa si parlava da mesi. Non conoscendolo non possiamo azzardare giudizi, magari si tratta di un uomo da premio Nobel, il curriculum dice poco, se non che ha 45 anni, un diploma da perito chimico, una laurea in scienza dell’educazione, per il resto incarichi nel giro dell’Arci, Terzo settore e appunto in Comune, ecc.. Devo dire che la cosa non stupisce, trattasi infatti di una antica consuetudine, o meglio abitudine del Pd di nominare I suoi in posizioni di potere discretamente retribuito, si parla di almeno 100.000 euro di compenso e, come diceva Mark Twain, le abitudini non si gettano dalla finestra, ma si accompagnano alla porta un gradino alla volta. Se accompagnare il Pd e queste abitudini alla porta è un compito che spetta agli elettori, non si può però non concordare con la Rubertelli, quando scrive che per trovare un posto è meglio frequentare i corridoi del Pd, che un Master alla Columbia University. Del resto che si tratti di una abitudine è provato dalle recenti nomine dei Bonaretti brothers al Consiglio di Stato e all’Iren, di Battini al Demanio, da parte dell’on. Delrio e prima fece scuola l’ex sindaco di Correggio, Ferrari, che passò da Presidente delle Ferrovie Regionali a dirigente. Probabilmente a questo diritto di fatto si è ispirato il Presidente della Manodori, ricordiamo infine il capogruppo del Pd, Rinaldi, diventato direttore prima di Istoreco, poi di Reggio Children. Messi in fila fanno un elenco telefonico, ma manca lo spazio. Tutto legittimo per carità, anche se a Roma per le nomine la Raggi è stata indagata, ma da noi le cose si fanno meglio, è appunto la forza dell’abitudine. Certo uno può dire: conosco fior di giovani reggiani con eccellenti curriculum che lavorano in prestigiose multinazionali e che potrebbero essere chiamati, in fondo uno stipendio da centomila euro non è facile da trovare. Conoscono pure le lingue come il Faietti, magari non il portoghese dove pare che eccella, ma spagnolo, tedesco, francese, oltre l’inglese li masticano. Ebbene, costoro sono dei pirla, lo aveva detto il ministro del lavoro Pd, Poletti: non serve a nulla prendere dei bei voti, servono le relazioni, magari quelle coltivate giocando a bocce nei circoli della sinistra. Qualcuno mi telefonerà per dirmi che gli altri partiti non sono migliori del Pd, è possibile, ma questi mi governano e su questi io scrivo, non voglio avere sulla coscienza i peccati di omissione dei tanti che tacciono per convenienza, quieto vivere o peggio, disinteresse. Certo il silenzio su questa vicenda di Lega e 5 Stelle un po’ mi ha sorpreso, ma probabilmente sono molto impegnati a salvare l’Italia, mentre Forza Italia è impegnata a salvare se stessa. Un’ultima annotazione per quegli amici del Pd che si scandalizzano perchè Salvini assume il figlio di Foa, candidato a presiedere la Rai, prima che mi mandino I loro post, voglio ricordare loro che la virtù non si predica, ma si pratica e che il Pd ha una abitudine alla predicazione moralistica ancora più forte di quella alla pratica clientelare.
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