Avanti si vota! In un solo giorno, domenica 25 maggio e ciò probabilmente, complici il disgusto per la politica, lo stress di questa lunga crisi e l’assenza di un orizzonte chiaro, porterà ad una diminuzione dei votanti. A Reggio Emilia dalle parti di Vecchi e del Pd tireranno un sospiro di sollievo, infatti il tema di queste elezioni è solo se la “rossa” Reggio andrà al ballottaggio. Per evitare il fattaccio si sono mobilitati tutti e tutto, ben sei liste di appoggio, oltre al Pd, tra cui una di professionisti del volontariato, soggetti che lavorano per enti o cooperative finanziati dal Comune e una di convertiti della destra.
Un tempo, quando si candidavano a sindaci contro la sinistra, erano brutti, sporchi e cattivi, ora profumano di renzismo, detersivo migliore del Perlana. Mentre Grillo impazza in piazza e la paura fa novanta, la vittoria grillina a Parma sconsiglia ballottaggi, meglio chiudere subito, anche a costo di ricandidare per l’ennesima legislatura il referente dei cutresi, oppure la moglie del referente dei campani. Pratiche politiche da sud in valpadana, tentativi del Rotary e degli ordini professionali di chiamare il solo Vecchi, naufragati tra le proteste, il Pd, partito di governo e di lotta, di ricchi e poveri, di operai pochi e di notai molti. I poveri in fila alla Caritas e i vip in fila da Renzi, qui rappresentato da Graziano Delrio. Qui si corre per il secondo posto: I grillini di Vaccari,la destra della Prampolini e la civica Rubertelli. Però il Pd non teme la destra, sa che al secondo turno ha una modesta capacità di aggregare, è per questo che nei dibattiti la tv delle coop mette la Prampolini nel gruppo di Vecchi , Vaccari e la Rubertelli in un altro gruppo.
Contro la destra si può agitare il “fasismo”, la Resistensa “ l’Anpi può fare un comunicato, tutto normale, tutto scontato. Diverso il confronto con grillini e civici, è un’area mobile, magmatica che pesca ovunque, contro la quale non si può mobilitare l’Anpi. Certo è che sarebbe ora, dopo settant’anni , di cambiare, ma potrebbe bastare mandarli al ballottaggio, fargli capire che niente è eterno, fargli abbassare l’arroganza, costringerli ad un bagno di umiltà. Molti dicono che è impossibile. Può darsi, ma i soldi sono finiti, come i permessi edilizi, che hanno portato soldi e voti, la macchina cooperativa si è inceppata, è solo questione di tempo, avanti così la notte non si allontana, diventa più buia.
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