Avanti miei Renzi

E’ vero ciò che dice Bersani, riferendosi a Renzi, che la politica non è un problema anagrafico: come del resto tutto nella vita, non è l’età che fa di te un buon bancario o un buon marito. Sono le idee, appunto, ed anche i comportamenti. Pagato il tributo al buon senso del segretario del Pd, diciamo subito che il resto delle sue dichiarazioni e dei suoi comportamenti sono sbagliati. In primis l’idea che i giovani debbano fare carriera senza scalciare, mettendosi educatamente in fila dietro il capo, in attesa del piatto di minestra. Dati i tempi, è una sciocchezza per non dire di peggio, ma è lo stile del partito emiliano: tutto potere e poche idee, dove si nasce assessori o dirigenti cooperativi, sindacali o di associazioni amiche; dall’Arci alla Cna. Non è un partito, è un’azienda e per essere assunti non si fa casino. Ha funzionato per molto tempo, ma ormai anche quel sistema è giurassico. Poi l’alleanza con Vendola e la Cgil: puoi avere buone idee, ma non servono a nulla con questi compagni di strada, Prodi non è caduto due volte per caso. Questi pensano che la colpa sia della Bce e che la lettera dell’Europa vada stracciata, il buon senso dice che quella lettera è il minimo per restare in Europa. In queste condizioni è normale che Vendola accusi Renzi di essere di destra, la nostra è una sinistra che difende i lavoratori, ma non i posti di lavoro, per cui alla fine, per non licenziare trenta lavoratori, si chiude la fabbrica e se ne cacciano cento. Si tratta di idee ottocentesche, non a caso condivise da Fini, un altro residuato delle politiche pre- globalizzazione. Infine i comportamenti. Bersani ed il Pd sono sotto l’ombra di D’Alema, politico abile, intelligente e molto spregiudicato, è difficile in queste condizioni, costruire una sinistra moderna, quale richiederà il futuro, è più semplice allargare all’UDC, erede del partito della spesa, al grido di tutti più uguali, cioè tutti più poveri. Per questo bisogna confidare che Renzi ed i riformisti del PD vadano avanti, non conosciamo tutte le sue idee, ma non è uno che pubblicizza l’acqua, per non farla arrivare alla gente, come Vendola. Diciamolo, l’Acquedotto pugliese è un baraccone clientelare. Poi a noi piacciono i giovani che scalciano, molto più dei leccapiedi.

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