Incredibile come cambi in fretta il vento, pochi mesi di renzismo, un accordo “patacca” sulle riforme ed il satiro di Arcore passa dall’inferno di una condanna a sette anni, per concussione e sfruttamento della prostituzione minorile, ad una assoluzione perché il fatto non costituisce reato. Diciamo subito che la prima sentenza faceva acqua da tutte le parti: i concussi negavano di esserlo, la ragazza di essere stata sfruttata, nel senso di aver avuto rapporti sessuali con Berlusconi. La cosa poteva suonare falsa, ma l’accusa non ha potuto dimostrare il contrario. Un’indagine abnorme ed una sentenza abnorme, tese a cacciare Berlusconi dalla scena politica, infatti anche il processo Mediatrade è pieno di contraddizioni. Ora l’ex cav. non fa più paura a nessuno, anzi è un pilastro del renzismo e tutto cambia, per fortuna dell’ex premier, anche i suoi avvocati, Longo e Ghedini, sostituiti da Coppi e Dinacci. Ora il mondo è tornato più normale, ma resta il fatto che la stagione politica di Berlusconi è finita, se ne deve andare, è un ostacolo alla nascita di un serio partito antirenziano. Pensiamo che invece resterà ancora in campo portando il Tartarino di Firenze al trionfo e l’Italia verso un ulteriore declino.
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