Andare a caccia (di politici)

caccia-agli-uccelli Pur negando tutti quella letterale, in maniera allegorica è lo sport nazionale dei nostri politici e assimilati. Se mi guardo attorno, sembra di essere in riserva, ma una di quelle piccole e affollate, dove una spruzzata di pallini non si nega a nessuno. Renzi è alla perenne caccia di una maggioranza e per facilitarsi le cose, ha ingaggiato un capocaccia (Verdini) che non gli fa mai mancare niente (maggioranze), ma non è poi chiaro chi è il cacciatore, chi il capocaccia e chi la preda. Tra toscani tanti sorrisi, ma le coltellate sono all’ordine del giorno. Vedremo. Nella maggioranza Speranza bracca la Boschi, ma alla fine lui rischia di diventare un trofeo nel salotto buono dell’”etrusca” famiglia. Il centrodestra è alla caccia di un candidato per Roma e sembra il tormento di Tantalo: ad un passo dalla vetta, tocca ricominciare. Non bastava lo sputtanamento di Bertolaso (ma lui ci è abituato), no, dalla strana cosa dei tavolini leghisti a Roma, risalta fuori con prepotenza Marchini. Non con una sfrangata di voti, ma 5.000 di questi tempi che si fermino a scrivere un nome su un pizzino non sono poi da buttare via. Anche il PD va a caccia di voti romani e le prova tutte, anche il sadomaso della beatificazione di Rutelli, che si definisce er mejo de sempre. Nel frattempo il M5S, affrancatosi da Grillo, cerca prede nel campo del centrodestra e come lo fa? Con le dichiarazioni di Grillo (che non doveva contare una mazza), ma lì le cose sono più complesse, si dice infatti che la leadership sia di Di Maio, che carisma ne ha tanto quanto un trancio di pizza sbocconcellato e freddo. Il DiBa invece sembra più attrezzato da questo punto di vista, ma forse meno prono al duo Gri-Ca. Pertanto a Roma correrà una signora che viene dallo studio di Previti, con la benedizione di molti e con gli accorti passi indietro su tante belle e sbandierate promesse (step child adoption, euro exit, ecc…) come se si volesse tirar su voti tra i disillusi forzaitalioti. A sinistra si preferisce non pigliar pesci (e quindi si dorme). La Lega invece è sul chi va là, ma più per le pessime notizie che arrivano dal fronte giudiziario. E noi stiamo a guardare, come ai baracconi quando si tiravano le palle contro le pile dei barattoli, che poi per combinazione cadevano circa mai. E non ci avvediamo che i barattoli siamo noi, perché loro saranno sempre in perpetuo movimento e a volte anche a terra, ma sempre con le tasche gonfie, guarda caso, dei nostri soldi.

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