Per legge ogni provincia deve avere un prefetto e con le nuove province sono stati creati nuovi prefetti.
Soltanto che ora, con l’accorpamento, molti prefetti rimarranno senza provincia. Ma invece che ridistribuire quei prefetti dove serve, il Ministero dell’Interno ha deciso di indire un bando per assumerne altri 30.
Appena l’ha scoperto, il senatore Maurizio Fistarol di Verso Nord ha definito la scelta «alquanto inopportuna» ricordando come «il riordino delle Province avviato dal governo in estate è tutt’altro che concluso».
Entro la fine dell’anno, infatti, il Parlamento dovrà pronunciarsi sul riordino istituzionale.
«Sappiamo per certo che il numero delle province calerà drasticamente rispetto a quello attuale.
Ma ricordo che l’accorpamento e la soppressione di circa 40 enti in tutta Italia è solo il primo tassello di una disegno più ampio di riduzione della spesa pubblica improduttiva.
Con le Province infatti dovranno essere ridotte le strutture periferiche, dalla Motorizzazione civile agli uffici del governo, tra cui le Prefetture».
Poiché il corpo prefettizio in Italia è composto da circa 1.400 dipendenti, conclude Fistarol, «risulta quanto meno intempestivo che a fronte di una diminuzione dei posti disponibili, facilmente prevedibile, il ministero proceda all’assunzione di nuovo personale».