A Reggio se chiedi risposte sei fascista

Alcuni comitati  hanno deciso di fare una fiaccolata per chiedere al sindaco Vecchi quanti sono i profughi ospitati a Reggio, oltre i 400 che erano preventivati e dove intende mettere i molti che arriveranno. Domande legittime, come si vede e che richiederebbero una risposta, visto che con molta probabilità provengono dai quartieri che gli immigrati già li hanno, non certo da quelli come S Pellegrino- Canali dove abitiamo io e il ministro Delrio, che di immigrati hanno visto solo quelli che fanno i domestici o i badanti nelle case della Reggio benestante, definirla borghese mi parrebbe troppo. I borghesi fanno le rivoluzioni, i benestanti si preoccupano che nei loro quartieri tutto rimanga come ieri e votano PD. Al corteo si è accodata la destra nelle sue varie articolazioni, chi non ha idee tende a seguire, ma la colpa non è dei Comitati, nè delle liste civiche, che da anni chiedono chiarezza e trasparenza ad un potere da sempre lo stesso, che man mano che crolla, diventa più chiuso e arrogante. Basta molto meno, nella Città medaglia d’oro della Resistenza per essere tacciati di fascismo, di razzismo, ecc..Il PD fa politiche di destra, ma tratta gli avversari nel vecchio modo di sinistra. Poi si è levato il solito coro delle vestali democratiche- porte aperte- urla la Cisl, nuova cinghia di trasmissione del Pd. Certo, porte aperte, vorremmo solo sapere quali sono, quanti ospiti arrivano, a che ora, magari per apparecchiare la tavola. Poi abbiamo Aq 16, i professionisti del no globalismo, dalla Val di Susa a Berlino, dove c’è da fare danni e casino li trovi. Il Comune li provvedeva di una sede, suppongo sia tutto come ieri, sono i campioni della democrazia imposta con la violenza, ma sono di sicuro fascisticamente antifascisti. Abbiamo poi  Matteo Iori, portavoce del forum del volontariato, quelli che si occupano di drogati, alcolizzati e profughi, ma non gratis. Ricevono tutti paga, fanno utili, come la dimora di Abramo, l’Oscar Romero, l’Ovile, invocano il Signore e giaculando, battono cassa dallo Stato, dal Comune e da Iren. Iori ha persino promosso una lista di sostegno al sindaco Vecchi, il che dà il metro della loro indipendenza. Per non parlare di Dar Voce, altro Ente che riceve denaro dalle Fondazioni Bancarie, tutti santi ma non gratis, molti piazzati in quartieri, dove tutto resterà come ieri. Con l’eccezione dell’on. Castagnetti, non ne conosco molti che vivono in zona stazione. Ora, prima che qualche pirla corra a darmi del fascista, segnalo che mio padre era un partigiano decorato, anche se non comunista e che la mia casa è stata bruciata dai tedeschi, vorrei vedere il pedigree di molti dei cosiddetti democratici. Ricordo, per onor di storia, che il mitico maestro Malaguzzi organizzava il sabato fascista a Sologno, non poteva fare diversamente. Anche chi protesta, non può fare diversamente e io difendo il loro diritto di esprimersi e non chiedo le analisi del sangue, sono italiani, miei concittadini, vivono disagi reali, andrebbero ascoltati, non demonizzati. Domani la stampa di regime dirà che erano pochi, citerà i nomi dei fascisti accodati, compresi quelli di Forza Italia, con cui il Pd inciucia a livello locale e nazionale, ma il problema rimane, quanti sono gli immigrati e dove andranno, non certo nei quartieri, dove tutto rimane come ieri. I cittadini che marciano sono dei coraggiosi, in una Città “grassa” e paracula, schiacciata sotto il tallone del potere di sempre o “comprata” col denaro pubblico, io sto con loro, pur se non dovessi condividere nulla del loro pensiero. La democrazia, più diventa povera di denaro e ricca di profittatori, più ha bisogno di coraggio e di coraggiosi. In fondo, chiedono solo la verità, ad un sindaco che ha paura di tutto.

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