Il delinearsi dello strano asse Nord-Sud, Sel-Lega a difesa delle Regioni è la più chiara espressione di resistenza passiva di fronte a cambiamenti ormai inevitabili.
I presidenti di Puglia e Veneto, rispettivamente Nichi Vendola e Luca Zaia si trovano d’accordo nel tentativo di riportare nei territori delle Regioni virtuose sotto il profilo dei conti, i fondi bloccati dal patto di stabilità interno.
Da un punto di vista di principio, è ineccepibile.
Tuttavia, o queste iniziative si accompagnano a un progetto coraggioso e radicale di riforma (riduzione drastica delle Regioni e superamento statuti speciali) oppure domani le dichiarazioni dei governatori saranno già assimilate alle molte chiacchiere inutili e un po’ patetiche dei tanti amministratori che protestano per i tagli paventati o operati dal governo.
Di fatto le Regioni sono già moribonde e il processo di riaccentramento in corso darà loro il colpo di grazia.
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