World Gold Council dove va l’oro

ORO Oro oltre quota 1200 dollari l’oncia. Il metallo giallo tratta sui massimi da otto mesi, spinto dal clima di instabilità globale, che porta gli investitori a cercare paradisi sicuri in cui parcheggiare la liquidità  Ma quali sono stati i principali trend della domanda/offerta del metallo prezioso nel 2015?

1)Gioielleria. La domanda proveniente dal settore gioielleria nel secondo semestre 2015 è stata la più forte degli ultimi 11 anni, ma nell’intero anno è scesa. In particolare nel 2015 la domanda di gioielli è calata del 3% fino a 2.414,9 tonnellate, a causa della flessione accusata nella prima metà dell’anno. La domanda del secondo semestre è stata invece più forte, in aumento del 2% fino al 1.299,9 tonnellate, il valore più alto dal 2004. l’India è stato il mercato più dinamico, in contrasto con i cali in Turchia, Russia e gran parte del Medio Oriente.

2)Investimenti. La domanda di lingotti e monete d’oro è stata trainata da Cina, India e Stati Uniti. La domanda del metallo giallo per investimenti è cresciuta nel 2015 dell’8%, fino a 878,3 tonnellate. Lingotti e monete d’oro hanno evidenziato un incremento (fino a 263,5 tonnellate) nel quarto trimestre e un leggero aumento nell’intero anno. Il settore degli Etf (Exchange traded fund) ha evidenziato un altro anno di deflussi, anche se più ridotti (133,4 tonnellate) del 2014.

3)Le banche centrali. La continua ricerca di diversificazione ha alimentato gli acquisti degli istituti centrali, che hanno aggiunto 588,4 tonnellate d’oro alle loro riserve nel 2015, leggermente al di sopra totale dell’anno precedente. La domanda si è concentrata nella seconda metà del 2015, visto che un quantitativo pari a 336,2 tonnellate è stato acquistato tra luglio e dicembre, rispetto alle 252,1 tonnellate nel primo semestre.

4)Tecnologia. I volumi di oro impiegati nella tecnologia hanno continuato a scendere. La domanda proveniente da questo settore è scesa del 5%, a causa del rallentamento delle vendite dei prodotti finali in cui il metallo giallo è usato. In particolare nel quarto trimestre c’è stata una contrazione del 7% fino a 84,5 tonnellate. Secondo gli esperti, il continuo sviluppo di nuovi impieghi dell’oro nelle applicazioni tecnologiche potrebbe però compensare la tendenza al ribasso nel lungo termine.

5) Miniere. L’offerta totale è scesa nel 2015 del 4% a 4.258,3 tonnellate, il livello più basso dal 2009, risentendo di pressioni sia dal lato della produzione mineraria sia da quello del riciclo. La produzione mineraria (3.176,3 tonnellate) è aumentata lo scorso anno solo dell’1%, il tasso più lento di crescita degli ultimi sette anni, mentre l’attività di riciclo è calata ai minimi pluriennali. La Cina si è confermata nel 2015 il maggiore produttore, anche se in ridimensionamento rispetto all’anno precedente.

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.