L’EBA (European Banking Autority) sta elaborando delle soluzioni per aiutare le banche in crisi di liquidità.
La proposta principale, che sarà discussa la prossima settimana in Europa, è un nuovo regime di garanzia per le obbligazioni bancarie, una misura controversa che richiederebbe nuovi poteri per il fondo di salvataggio EFSF (European Financial Stability Facility) da 440 miliardi di euro.
Pare che diversi stati membri siano disposti a riaprire l’accordo raggiunto il mese scorso, che darebbe al fondo di salvataggio nuovi poteri, ma senza aumentarne la disponibilità. Tuttavia gli accordi di luglio prevedevano che il fondo salva-stati EFSF non possa ricapitalizzare la banche, ma solo finanziare i governiLa BaFin, la consob tedesca indipendente dal governo federale, martedì ha preso l’insolita iniziativa di opporsi al piano per dare i poteri EFSF di iniettare direttamente capitale nelle banche.
”Non vedo la necessità di introdurre nuovi rapporti giuridici, con il settore privato”, ha detto Meister.
L’EBA ha fermamente respinto le speculazioni dei media sulla ricapitalizzazione delle banche europee, come inizialmente suggerito da Christine Lagarde, recentemente nominata al vertice del Fondo monetario internazionale al posto di Dominique Strass-Kahn.
“In generale, riteniamo che sia necessario ricapitalizzare le banche europee, perché siano forti abbastanza da resistere ai rischi legati alla crisi del debito e ad una crescita debole. E’ necessario per evitare un contagio”, aveva detto in un’intervista al settimanale tedesco Der Spiegel.
Il problema principale resta il legame tra le banche e il debito dei paesi sovrani; non solo della Grecia, ma anche per il debito di tutti i paesi PIIGS (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna).
Trichet aveva detto che è sbagliato pensare che l’Europa avrà problemi di liquidità e Junker dice che le banche dell’eurozona sono comodamente capitalizzate.
Il punto della questione è che si tratta di una discussione a pochi giorni dai risultati degli “stress test”, che hanno visto solo 9 banche su 91 fallire la prova.Anche l’EBA insiste sul fatto che gli “stress test” nel mese di luglio hanno rivelato che la maggior parte i creditori avevano significativamente rafforzato la loro riserve di capitale e sarebbero stati in grado di resistere a forti shock.
Tuttavia, ha detto che era preoccupata per la liquidità a medio e lungo termine – una questione che ha spaventato i mercati finanziari e ha visto i titoli bancari precipitare all’inizio di questo mese.
Qualche istituto europeo ha avuto difficoltà nella raccolta di finanziamenti a lungo termine negli ultimi tre mesi e ha così aumentato la dipendenza dalla Banca centrale europea.
Le banche italiane, per esempio, hanno quasi raddoppiato il loro utilizzo di strumenti di finanziamento della BCE a 80 miliardi di euro nel mese di luglio, l’ammontare più alto dall’inizio della crisi, secondo un recente rapporto di una banca USA.
Devi accedere per postare un commento.