Una mossa che ha del clamoroso e potrebbe cambiare profondamente gli equilibri del mondo del credito italiano. Intesa Sanpaolo a sorpresa nella notte ha lanciato una offerta pubblica di scambio volontario sulla totalità delle azioni di Ubi banca.
L’operazione, non concordata ma nemmeno ostile, arriva poche ore dopo la presentazione a Londra del piano industriale di Ubi ed è finalizzata a «consolidare la leadership» di Cà de Sass nel settore bancario con un gruppo in grado di realizzare utili superiori ai 6 miliardi di euro al 2022.
Per ogni 10 azioni di Ubi banca portate in adesione all’offerta saranno corrisposte 17 azioni ordinarie di Intesa Sanpaolo di nuova emissione, valorizzando quindi Ubi 4,86 miliardi di euro. La cifra corrisponde a un premio del 27,6% sui valori di Borsa di venerdì 14 febbraio pari a 3,3333 euro. Le sinergie previste per la possibile fusione di Ubi nel gruppo sono, a regime, di 730 milioni di euro lordi l’anno e il gruppo con questa operazione potrebbe arrivare a un utile consolidato superiore ai 6 miliardi di euro a partire dal 2022.
L’ALLENZA MEDIOBANCA-INTESA
Ma l’operazione apre anche a nuovi scenari. Intesa ha infatti come advisor Mediobanca e lo studio Pedersoli. In quest’ottica, Ubi potrebbe essere il primo banco di prova per un’alleanza tra Mediobanca e Intesa. Un’alleanza destinata a durare e a incidere nello scenario economico-finanziario del Paese.
LE MANI DI UNIPOLSAI SULLE COMPAGNIE ASSICURATIVE
Con il perfezionamento dell’offerta, Intesa avrà accesso ad oltre 3 milioni di clienti, tra retail, Pmi e private distanding, di Ubi banca. UnipolSai ha già raggiunto un accordo con Cà de Sass per rilevare, in caso di successo dell’Opa, i rami d’azienda delle compagnie assicurative Banca Assurance Popolari, Lombarda Vita e Aviva Vita, partecipate da Ubi banca. Il gruppo assicurativo bolognese sosterrà poi un aumento da 1 miliardo di euro per Bper di cui è primo socio per il 19,9%. La banca guidata da Alessandro Vandelli ha sottoscritto con Intesa un contratto che prevede l’acquisto di un ramo d’azienda composto da 1,2 milioni di clienti distribuiti su 400/500 filiali ubicate prevalentemente nel Nord dell’Italia.
ATTESA PER L’ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEL 27 APRILE
Entro 20 giorni dalla data del 17 febbraio, Intesa Sanpaolo presenterà alla Consob il documento d’offerta e allo stesso tempo le istanze per l’ottenimento delle autorizzazioni da parte di Bce, Banca d’Italia, Ivass e le autorità straniere interessate all’operazione. L’obiettivo dell’offerta è acquisire l’intero capitale sociale di Ubi e il successivo delisting e fusione. La proposta di aumento di capitale a servizio dell’offerta sarà presentata all’assemblea straordinaria convocata per il 27 aprile.
Da lettera 43
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