Tsipras – Game Over

o.174249I giochi sono quasi chiusi, in questa vicenda il condizionale è d’obbligo e Tsipras ha perso la testa e la partita. Dopo sei mesi di teoria del gioco, non dei giochi, il premier greco e il suo ministro del tesoro, Varoufakis, hanno gettato la spugna. Questo significa l’indizione del referendum sull’euro e sulle condizioni poste dall’Europa. Una leadership che non governa i momenti drammatici e si affida al responso del popolo è debole, irresponsabile e inaffidabile. Game over per i due apprendisti stregoni, se prevarranno i sì, dovranno accettare il trattato fino ad ora respinto e coerentemente dimettersi, se prevarranno i no, trascineranno la Grecia in un default disordinato, non avendo preparato il Paese al fallimento del negoziato e verranno spediti a casa. Tornare alla dracma? Non hanno neppure prenotato la stamperia. Offriranno dei Pagherò, come quelli che lasciavano i partigiani italiani durante le requisizioni. La trattativa è fallita in primo luogo per la loro inaffidabilità, in sei mesi non hanno presentato un piano di risanamento: aumento dell’età pensionabile a 68 anni nel 2036, reversibilità non solo per i coniugi, ma anche per le figlie e i figli non sposati, nuove assunzioni di statali, esenzione fiscale delle isole, Iva bassa, tassa sui panfili al 10%, rifiuto di ridurre ulteriormente le spese militari, zero privatizzazioni, zero liberalizzazioni. Il tutto mentre ai paesi del Mediterraneo, Italia, Spagna, Portogallo è stato chiesto di andare in pensione a 68 anni, l’Iva è stata alzata, le tasse pure , la riforma del lavoro ha tolto tutele e la partita è solo iniziata. E’ bene dire che un Paese privo di un sistema fiscale, supercorrotto e deindustrializzato come la Grecia, non può essere salvato e che la colpa è in primo luogo dei governanti di ieri e di oggi. E’ bene dirlo, prima che il prevedibile collasso muova le sensibilità di tutti verso il dramma sociale dei Greci. Certo l’Europa non è stata all’altezza, la Merkel non è nè Kohl né Adenauer, Hollande è il suo cagnolino e Renzi un bischero che preferisce perdere la Presidenza del Consiglio d’Europa per silurare Letta e portare a casa Lady Moscerini, poco più del nulla. Leaders piccoli fanno una piccola Europa, ma leaders furbastri come quelli greci, vanno a casa sia se firmano, sia se falliscono. Per ora non vediamo draghi, anzi uno c’è ed è la ragione per cui l’Euro è ancora in piedi

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