Tassi cinesi più alti, economia più lenta

il cinesinoL’andamento dei tassi interbancari in Cina nel corso dell’ultimo periodo è stato preoccupante: si è passati da un livello medio intorno al 3% durante il mese di maggio, a livelli superiori al10% durante il mese di giugno.

Le ragioni di questo rialzo, guidato peraltro dalla Banca Centrale Cinese (PBOC), sono legate alle preoccupazioni derivanti dall’eccessiva crescita del credito che ha caratterizzato l’economia cinese negli ultimi anni.

L’orientamento del nuovo leader del partito è quello di aggiustare gli squilibri strutturali che caratterizzano attualmente l’economia cinese per riuscire a mantenere positive le prospettive di crescita del Paese nel lungo periodo.

Per raggiungere quest’obiettivo, il prezzo da pagare nel breve, è una crescita economica inferiore a quella precedente, ma più sostenibile. Va quindi interpretato in questo contesto il monito alle banche, lanciato a giugno dallo stesso premier, di aumentare gli sforzi e i controlli per ridurre i rischi finanziari.

Il mercato azionario cinese che, diversamente dall’economia,non brillava particolarmente già da parecchio tempo, ha risentito in misura rilevante del rialzo dei tassi: l’indice Shangai Composite è sceso del14% nel corso dello scorso mese di giugno, ritornando sui livelli minimi dello scorso novembre che, tra l’altro, coincidono con quelli toccati alla fine del 2008, dopo la crisi finanziaria globale

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