di Laura Sánchez – traduzione a cura di Investing.com
L’ottimismo ritorna sui mercati dopo la chiusura positiva di Wall Street e in Asia, con la Federal Reserve (Fed) statunitense che ha annunciato un programma di acquisto di obbligazioni societarie.
“Sembrava che la Fed non sarebbe intervenuta ma ci sbagliavamo, se lo fa, l’obiettivo è quello di evitare qualsiasi caduta”, spiega Jose Luis Cárpatos, CEO di Serenity Markets.
Inoltre, la Banca del Giappone ha anche annunciato un forte aumento dei suoi acquisti di obbligazioni (ha ampliato il suo programma di prestiti speciali per le aziende colpite dal coronavirus da 75 a 110 miliardi di yen) e l’Amministrazione Trump potrebbe presto annunciare il suo piano infrastrutturale da 1 trilione di dollari.
“Il mercato sta raggiungendo il più alto grado di distorsione della storia con l’aiuto degli Stati. In Europa potrebbe non bastare e negli Stati Uniti potrebbero essere in eccesso, pagheranno i debiti per molti anni”, avverte Cárpatos.
Inoltre, non dobbiamo dimenticare gli effetti negativi che ieri hanno pesato sui mercati: il ritorno del coronavirus a Pechino, in Giappone e negli Stati Uniti.
“Ancora una volta e dopo la punizione ricevuta nei giorni scorsi, saranno i valori più ciclici a guidare gli aumenti dei mercati azionari. Non va però dimenticato che, sebbene gli indicatori macroeconomici e i dati di maggio/giugno indichino una ripresa dell’attività a ‘V’, l’effetto ‘base’ ha molto a che fare con esso, poiché i mesi precedenti con i quali viene confrontato sono stati praticamente paralizzati”, sottolineano in Link Securities.
Esty Dwek, responsabile della strategia di mercato globale di Natixis IM Solutions (Natixis Investment Managers), ha spiegato ieri che “una maggiore volatilità dei mercati potrebbe persistere, per cui siamo rimasti prudenti e continuiamo a credere che sia troppo presto per diventare troppo aggressivi nei portafogli”.
Dall’altra parte Morgan Stanley (NYSE:MS) è stato molto rialzista e già domenica ha raccomandato di comprare in autunno, mentre “la settimana scorsa Kolanovic di JP Morgan (NYSE:JPM) ha detto qualcosa di simile”, ricorda Cárpatos.
A questa tendenza si aggiungono gli esperti della Bank of America, che vedono un potenziale di crescita del 20% fino a novembre nello Stoxx 600.
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