Société Générale, buy e sell in Europa

 Da comprare:

1) Vivendi . Il prezzo obiettivo della multinazionale francese è stato confermato a quota 24 euro, che implica un total return (performance + rendimento della cedola) a 12 mesi del 23%. Il business della musica in streaming si sta rivelando uno dei più dinamici nel settore dei media. Il rendimento della cedola è stimato 1,3% quest’anno e nel prossimo.

2) Linde . Target price di 200 euro, del 23% superiore alle quotazioni recenti, perché il gruppo chimico tedesco beneficerà in futuro di notevoli sinergie. Il titolo, che sul listino di Parigi capitalizza 31,1 miliardi di euro, non deluderà il mercato nemmeno sul fronte della redditività. Il p/e (prezzo/utile) scende da 19,7 nel 2017 a 17,8 nel 2018.

3) Wolseley. Prezzo obiettivo confermato a 5.800 pence, che implica un total return del 21%, per il gruppo inglese specializzato nel settore costruzioni (12 miliardi di sterline di capitalizzazione), che dovrebbe evidenziare un miglioramento dei risultati nel terzo trimestre. Sul listino di Londra ha registrato una performance negativa da gennaio (-6%) e del 20,5% negli ultimi 12 mesi. Il titolo viene scambiato 15,7 volte l’utile dell’esercizio 2017 (che si conclude a luglio) e 14 volte quello del 2018, mentre il rendimento della cedola cresce dal 2,3 al 2,8%.

4) Durr. Il target price della small cap tedesca del settore meccanico è stato incrementato da 98 a 125 euro, che implica un total return a un anno del 25%, perchè gli analisti si aspettano che i prossimi risultati (e in particolare quelli della divisione Homag) batteranno le attese del mercato. Il p/e (prezzo/utile) 2017 del titolo, che capitalizza 3,5 miliardi di euro, è 17, in calo a 15 nel 2018. Il rendimento della cedola 2017 è 2,2%, in aumento al 2,5% nel prossimo esercizio.

5) Clariant. Il rating sulla società chimica elvetica, che capitalizza 7 miliardi di franchi, è buy con prezzo obiettivo 25 franchi, del 16% superiore alle quotazioni attuali. I timori del mercato sul processo di riorganizzazione in corso sono fondati, ma secondo gli analisti il calo nella qualità degli utili sarà più che compensato dalle sinergie future. Ha inoltre un dividend yield del 2,2%, in aumento al 2,4% nel 2018.

Da vendere:

1) ITV. Prezzo obiettivo di 145 pence, inferiore alla quotazione attuale di 180,9, per la mid cap inglese del settore media, che risentirà nel breve dell’arrivo del nuovo ceo. Il titolo, che capitalizza 7,2 miliardi di sterline, ha un profilo rischio/rendimento non interessante. Il dividend yield dell’esercizio 2017 è 4,5%. I

2) Bankia. Sulla banca commerciale spagnola il rating è sell con target price 3,50 euro, contro una quotazione attuale di 4,58, perchè il potenziale di espansione dei margini reddituali è limitato in uno scenario dei tassi in tendenziale, anche se lenta, crescita. Rispetto ai concorrenti presenta inoltre livelli di valutazione troppo elevati, che non sono motivati dalle deboli prospettive.

3) Ocado. Sulla società di e-commerce, che capitalizza 1,8 miliardi di sterline, gli analisti hanno confermato il giudizio negativo con prezzo obiettivo 189 pence, del 33% inferiore alla quotazione attuale, perchè i margini reddituali già bassi sono previsti in ulteriore contrazione nel prossimo esercizio. Non distribuisce il dividendo.

4) Tesco. Sul gruppo inglese della grande distribuzione è stato ribadito il rating sell (vendere) con prezzo obiettivo 185 pence, visto che i risultati comunicati per il primo trimestre 2017/18 non convincono gli analisti. C’è stato qualche miglioramento in Europa, ma in Asia la situazione resta molto difficile. Non distribuisce il dividendo.

5) Immarsat. Prezzo obiettivo di 650 pence, dell’11% inferiore alla quotazione attuale, sulla small cap inglese focalizzata nel settore dei satelliti, perchè le stime sull’utile dei prossimi esercizi sono state riviste al ribasso, a causa delle pressioni sui margini reddituali.

 

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