Risparmio: rischio elezioni USA e Fiscal Cliff

fiscalcliff Investire i propri risparmi dopo un collasso finanziario mondiale è già abbastanza difficile, senza considerare che i mercati, a breve, dovranno fare i conti sia con il risultato delle elezioni presidenziali che con il Fiscal Cliff.

Il presidente Obama e il suo sfidante repubblicano Mitt Romney, offrono visioni economiche e opportunità diverse per gli investitori.

Se vince Obama

I mercati hanno recuperato dai minimi dei primi mesi dell’incarico al Presidente Obama, alimentati in gran parte da stimoli fiscali e monetari e grazie alla ripresa del settore bancario.

Eppure, la maggior parte degli investitori credono che un secondo mandato Obama sarà ribassista sia per l’economia che per l’azionario a causa della sua intenzione di aumentare le tasse, ma anche per l’impatto dell’ObamaCare. Detto questo, società del para ospedaliere e assicurazioni potrebbero avere benefici dalla riforma sanitaria perché sempre più persone saranno costrette a cercare una copertura. Così come le aziende produttrici di cibo e alcool, perchè generalmente sovraperformano in un’economia caratterizzata da una crescita lenta. Altri investimenti che dovrebbero beneficiare di questa situazione sono le obbligazioni investment-grade di grandi aziende come IBM, ma anche i titoli del Tesoro USA a 10 anni.

Se vince Romney

Il rally del mercato azionario, durante la presidenza Obama, dopo aver toccato minimi di circa 6.000 punti nel marzo 2009 ha portato il Dow Jones Industrial Average a salire più del 100%, sopra 13.000 punti. E tuttavia, gli investitori più piccoli (al contrario degli operatori professionali che hanno maggiormente beneficiato del rally) hanno giocato super sicuro togliendo i soldi dai fondi azionari per porti più sicuri come le obbligazioni del Tesoro o l’oro.

Però gli investitori medi vi diranno che rimangono diffidenti sulle politiche economiche della Casa Bianca (più tasse e investimenti governativi discutibili in imprese energetiche verdi), sulla stampa di denaro della Fed (QE 1-2-3 ) e sulla disfunzione generale dei mercati (crash flash). Tuttavia, una presidenza Romney dovrebbe essere rialzista per i mercati.

La possibilità di un accordo sul bilancio per affrontare il deficit di bilancio ed evitare il Fiscal Cliff che incombe alla fine dell’anno è molto maggiore se i repubblicani prendono la Casa Bianca con i democratici che controllano il Senato, perchè Romney ha già lavorato su tali accordi bipartisan in passato come governatore del Massachusetts. La legge di riforma fiscale Dodd-Franck, sarà probabilmente riesaminata, con un annacquamento od una eliminazione delle sue parti più onerose.

Romney ha anche promesso di smantellare l’ObamaCare, e il suo compagno di corsa Paul Ryan ha offerto un ampio piano di riforma fiscale che abbassa le aliquote fiscali marginali. Con la speranza che il sistema finanziario europeo non si deteriori ulteriormente, i titoli bancari devrebbero fare bene durante una presidenza Romney, in particolare le blue-chip come JP Morgan e Goldman Sachs. Come pure i produttori di dispositivi medici, che sono pronti per essere colpiti dalle tasse quando l’ObamaCare sarà pienamente attuato, e piacciono anche le azioni delle imprese legate alla difesa perché si ipotizza che, nel suo secondo mandato, il presidente Obama farà tagli consistenti al bilancio. Romney ha invece promesso di non tagliare. Un miglioramento dell’economia dovrebbe anche aiutare i titoli ad alto rendimento (corporate bond a basso rating) e le obbligazioni municipali. Al di là dei ragionamenti sui Default, gli stati e le città restano sotto una tremenda pressione fiscale data la persistente lentezza dell’economia. Il modo migliore per rilanciare l’economia è una revisione fiscale in linea con le raccomandazioni di Paul Ryan, che dovrebbero aumentare i prezzi delle obbligazioni municipali.

Se vince il …..Fiscal Cliff

Gli esperti del mercato ci dicono che è la più grande preoccupazione degli investitori per il prossimo anno. Si chiama Fiscal Cliff (burrone fiscale) perché, senza un compromesso, il prossimo Presidente USA deve mettere in atto una serie di corposi aumenti di tasse e tagli di bilancio draconiani, in grado di mandare l’economia in recessione e cappottare il mercato azionario.

Nell’estate del 2011 l’agenzia S&P declassò il rating degli Stati Uniti e i repubblicani minacciarono di non votare l’innalzamento del tetto del debito pubblico; per uscire dallo stallo Obama negoziò una legge basata sul principio della “mutua distruzione reciproca”, e cioè un piano di riequilibrio del deficit pubblico basato su sacrifici inaccettabili da ambo le parti. La mannaia scatta a fine anno: pesanti tagli ai servizi sociali per i democratici, e aumento delle imposte e tagli al budget militare per i repubblicani. Alla fine del 2012 scadono pure gli sgravi fiscali di George Bush, soprattutto a favore dei contribuenti più benestanti e gli sgravi fiscali che Obama fece con il Tax relief and Job Creation Act del 2010.

fiscal cliff estimate impact

Le entrate fiscali aumenterebbero del 20% circa e si stima un aggravio per la famiglia americana di 3500 dollari d’imposte. Nell’insieme il Fiscal Cliff vale il 4% del PIL a stelle e strisce e uno studio dell’economista Stephen Fuller prevede 2,14 milioni di disoccupati in più.

Quali sono le possibilità di cadere giù per questo dirupo? Piuttosto alte, a seconda del risultato delle elezioni e la composizione del Congresso. Se viene rieletto Obama, difficilmente una sua vittoria trascinerebbe con se una tale avanzata dei democratici da riconquistare la maggioranza alla Camera. Se vincerà Romney è poco probabile che i repubblicani prendano il Senato (si rinnova solo un terzo dei seggi).

Quindi c’è la probabilità di un scenario da Fiscal Cliff specie se il presidente Obama vince un secondo mandato, con i democratici che prendono più seggi al Senato, e il controllo della Camera che resta comunque ai repubblicani. Questo scenario incoraggerà il presidente Obama a far passare la sua agenda fatta da maggiori imposte e da tagli alla difesa e i repubblicani, temendo la rivolta dei conservatori fiscali e dei candidati del Tea Party, andranno allo scontro. In tale situazione si raccomandano buoni del Tesoro e azioni che resistano alla recessione, come il cibo e l’alcool sopra elencati. Vendere qualsiasi qualcosa che abbia il rischio legato alla performance economica, come il debito high-yield, il retail e le compagnie aeree.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.