Quattro small cap da comprare

NUOVA SEDE SOCIETE GENERALE

Le small cap globali hanno beneficiato della forte iniezione di liquidità sui mercati finanziari a partire dal novembre 2008. Ma nel prossimo anno, secondo gli analisti di Société Générale , dovrebbero evidenziare ovunque, Europa inclusa, una performance peggiore delle bliue chip quando la Fed comincerà ad alzare i tassi

Da comprare:

1) Altran Technologies. Il rating del gruppo francese di IT (2,1 miliardi di euro di capitalizzazione) è buy con target price 15 euro (+24%). La pubblicazione lo scorso 23 novembre del piano strategico 2016-20 ha rafforzato il giudizio positivo sul titolo, che ha messo a segno una performance del 59% negli ultimi 12 mesi. Il rendimento della cedola è 1,3% in questo esercizio e 1,6% nel prossimo, a fronte di un dividendo stimato rispettivamente 0,16 e 0,19 euro. Il p/e (prezzo/utile) scende da 19,3 nel 2015 a 16,3 nel 2016. I ricavi 2015 saranno annunciati il 28 gennaio 2016.

2) Petroleum Geo-Services. Prezzo obiettivo di 50 corone (+22%) per la società norvegese (9,8 miliardi di corone di capitalizzazione). Rispetto ai competitor è meglio posizionata in uno scenario di prezzo stabile del petrolio, in conseguenza dei tagli della capacità produttiva che sta realizzando. Il dividend yield dell’esercizio 2015 è 1,9%, mentre nel prossimo è nullo. Grazie alla generazione di free cash flow i dividendi dovrebbero essere incrementati a partire dal 2018. Il 4 dicembre si svolgerà il Capital Markets Day. La performance a un mese è +13%.

3) Amec Foster Wheeler. Da un punto di vista puramente industriale, Amec ha fatto bene lo scorso anno ad acquisire Foster Wheeler. Il prezzo pagato è stato alto, ma l’operazione le ha permesso di essere meno esposta al ciclo economico. Adesso la questione principale è se riuscirà o meno a ridurre il debito nei tempi previsti. Non si può quindi escludere, con una probabilità del 30%, un eventuale aumento di capitale. Il target price del titolo (1,7 miliardi di capitalizzazione) è 715 pence, del 62% superiore alle quotazioni attuali. Il rendimento della cedola è 6,6% nel 2015 e 5% nel prossimo esercizio, a fronte di un dividendo rispettivamente di 29 e 22 pence. La performance a 12 mesi è negativa (-58,5%).

4) Aryzta. Il rating della società elvetica specializzata nel settore alimentare è positivo con target price 55 franchi (+20%). Dopo la pubblicazione nei giorni scorsi delle vendite del primo semestre, gli analisti non hanno modificato le stime, ma constatato i buoni risultati raggiunti, che hanno portato a confermare il prezzo obiettivo. Il titolo, che capitalizza 4 miliardi di franchi, viene valutato 9,5 volte il reddito operativo lordo 2016, che implica uno sconto del 20%, a causa dei dubbi legati alla credibilità del management e all’indebitamento ancora elevato. Il dividend yield è intorno all’1%. Negli ultimi 12 mesi ha accusato una performance negativa (-40%).

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