La ragione per cui i mercati hanno retto alla sfilza di catastofi accadute negli ultimi mesi è complessa, e ha a che fare con i tarocchi.I mercati prevedono l’avvento del nuovo QE3.Per catastrofi, parliamo non di terremoti o tsunami, ma di catastrofi finanziari quali la fine del QE2 o l’abbassamento del rating sul debito pubblico USA da parte dell’agenzia di rating Standard & Poor’s (S&P) .Certo, subito dopo l’agenzia di rating francese Fitch, e dopo che gli americani si sono arrabbiati di brutto con S&P (gli hanno dimostrato, conti alla mano, che avevano sbagliato le cifre), ha confermato la tripla A al debito a stelle e striscie.Se pure loro avessero fatto un downgrade degli USA, non che Obama restituisse la statua della libertà alla Francia, ma poco ci mancava.Insomma, le agenzie di rating vanno bene si, ma quando declassano la Grecia o l’Italia.Comunque, torniamo ai tarocchi.Il QE o Quantitative Easing è un programma con il quale la FED ha comperato prima 1600 miliardi di dollari (QE1) e poi 600 miliardi di dollari (QE2) di obbligazioni, anche di nuova emissione, dai primari dealers (banche).Scopo (riuscito) della manovre era riattivare l’economia degli USA dopo la crisi finanziaria culminata nel fallimento della banca d’affari USA, Lehman Brothers.Le banche, hanno usato i soldi per acquistare di tutto, dal Dow Jones ai Treasury Bonds, dall’oro al grano (in america c’è un mercato finanziario delle materie prime).L’operazione ha portato giù il dollaro e favorito l’esportazione e i successi delle multinazionali USA, di cui abbiamo già scritto.Ora, il mercato prevede una nuova tranche di QE, che prenderebbe il numero tre.Ma ci sono tre scogli da superare, prima che il nuovo QE arrivi in porto:Problema del debito USA. L’anno prossimo si vota per le presidenziali e Obama è messo maluccio; i repubblicani hanno approfittato della situazione e l’hanno logorato in un tira e molla infinito sull’innalzamento del tetto della spesa statale. Alla fine hanno alzato il limite imposto dalla costituzione, ma fino all’ultimo c’è stata tensione. Ora, vallo a spiegare ai cittadini americani, che la FED vorrebbe continuare a dare i loro soldi alle banche.Dissenso interno alla FED. All’ultima riunione del FOMC (Federal Open Market Committee) tre Presidenti hanno votato contro il mantenimento dei tassi bassi per i prossimi due, provvedimento che poi è passato a maggioranza. Potremmo quindi piazzarli in quota “QE3? No grazie”, visto come votano. Di più, sarà ben difficile che il prossimo Presidente della FED sia scelto tra i sostenitori del QE, per le ragioni di cui scrivevamo sopra.Se il QE2 è stato impopolare, immaginatevi il QE3.Crisi europea. Ha giocato contro l’euro, così come il QE ha indebolito il dollaro. Ma il recente incontro Merkel-Sarkozy ha visto un rilancio della soluzione finanziaria della crisi con il pieno sostegno all’eurozona e lascia intravedere una via politica ai problemi dei paesi PIIGS.Di certo, Ben Bernanke, ha una strategia d’uscita, che potrebbe essere il reinvestire, a scadenza, il tesoretto accumulato di 2400 miliardi di dollari in titoli di debito.Tuttavia, se l’Europa è unita, può uscire dalla crisi e rafforzare così l’Euro ed indebolire il dollaro a vantaggio delle multinazionali USA, rendendo il QE3 inutile.Certo, in caso di nuova catastrofe, ma stiamo ancora parlando di catastrofe finanziaria quale potrebbe essere, ad esempio, un crollo della borsa USA, il QE3 potrebbe arrivare, ma fino ad allora avremo un “dubbio amletico”.
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